Germania verso il via libera alla Bundesliga: ripresa del campionato dal 15 maggio
Domani, mercoledì 6 maggio potrebbe essere un giorno fondamentale per tutto il calcio tedesco perché potrebbe arrivare il tanto atteso via libera alla ripartenza della Bundesliga. Le sensazioni della vigilia della prossima riunione tra la Cancelliera Angela Merkel e i rappresentanti degli Stati federali, sono positive: ci potrebbe essere la conferma di un ritorno alle gare dal prossimo 15 maggio. Dopotutto la Germania è stato il primo grande campionato europeo a riaprire agli allenamenti delle squadre e, dopo i risultati ben auguranti sulle sedute effettuate anche a seguito dei tamponi effettuati, con pochissimi casi di positività, sembra che il protocollo regga.
In Germania si va verso la riapertura di moltissime attività tra cui anche la possibilità di far tornare a giocare la Bundesliga dopo che l'attuale protocollo in vigore è stato sottoscritto dal Governo e ha trovato il benestare da parte delle società e dei giocatori che si sono assunti il principio di responsabilità in caso di nuovo contagio. Da una nota Reuters, dunque, si prospetta anche il ritorno del calcio nelle prossime settimane.
La Germania ha avuto più successo di altri grandi paesi europei nel rallentare la diffusione del virus, in base ai dati più recenti e anche i tamponi a tappeto effettuati nel calcio – oltre 1.700 con soli 10 casi positivi – ha ridato fiducia nel progetto di ripartenza in cui ci sono garanzie precise sulla salute dei giocatori e le misure d'emergenza da adottare in caso di nuovi contagiati. La Bundesliga infatti, ha previsto che in caso di positivà i giocatori vengano isolati immediatamente e che si prosegua nella competizione, prevedendo fino a due tamponi a soggetto in settimana, pre e post gara.
Il ‘caso' Kalou e la violazione degli accordi su privacy e Covid-19
Ovviamente non mancano le polemiche, come quella scoppiata per il filmato effettuato dal giocatore dell'Hertha Berlino, Kalou, che ha ripreso l'interno degli spogliatoi in cui mostrava il mancato rispetto delle distanze sociali. Un video che ha portato all'intervento diretto del club, sospendendo il giocatore e alla presa di posizione da parte della stessa Lega di calcio tedesca per violazione della privacy e degli accordi appena sottoscritti in cui si è concordato di non dover comunicare all'esterno qualsiasi informazione relativa al Covid-19
