Gerbo laureato con 110 e lode, ha discusso la tesi su De Zerbi e Stroppa

Laurea in Scienze Motorie con 110 e lode. Alberto Gerbo, 30 anni, centrocampista dell'Ascoli, ha ricevuto il diploma dopo aver completato il percorso di studi all'Università San Raffaele di Roma. "Il concetto oltre il modulo. La rivoluzione filosofica nel calcio", è stato il titolo della tesi che ha discusso. Lo ha fatto prendendo spunto da diversi momenti della carriera di calciatore che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni: prima tra le fila del Foggia, allora allenato da Roberto De Zerbi, poi del Crotone di Stroppa, con il quale ha conquistato la promozione in Serie A.

Gerbo ha sfruttato il lungo periodo di lockdown – da marzo a maggio scorsi, durante il quale il calcio è rimasto fermo – per concentrarsi, preparare e redigere il documento che gli ha permesso di conseguire il titolo di ‘dottore' con il massimo dei voti. Ora et labora è il vecchio adagio che lo ha accompagnato in quei mesi. Allenamenti e partite di giorno, lo studio di sera quando ha ripreso l'attività agonistica.

Tanti sacrifici non lo hanno spaventato. Perché avrebbero dovuto? Abituato com'è a ricoprire il ruolo di lotta e di governo nel cuore delle mediana, gli dev'essere sembrato meno difficile del previsto. "Un passo alla volta, ma un ottimo punto di partenza", ha scritto su Instagram di recente per commentare il cammino dell'Ascoli in campionato. Un passo alla volta ha raggiunto anche l'ultimo traguardo che lo riguarda personalmente, al di là del campo di gioco.

Calciatore e dottore in Scienze Motorie, tra le curiosità di Gerbo c'è anche l'hobby dei viaggi: spulciando il suo profilo si può notare come sia appassionato di viaggi: da quello più recente compiuto in India ad altri che lo hanno condotto a Cuba, ai Caraibi oppure a New York.

Quanto alla carriera di calciatore inizia nel Giaveno (club del Torinese) poi arriva il grande salto nelle giovanili dell'Inter, vi resterà a lungo nonostante i prestiti ad Ancona, Triestina e Gubbio. A luglio del 2012 il suo cartellino passa dalle mani del club umbro al Latina: una stagione tra le fila dei laziali, poi il trasferimento al Foggia, all'Ascoli e al Crotone prima del ritorno nelle Marche.