George Weah gioca a basket con i ragazzi di Monrovia: l’ex presidente della Liberia non dimentica le sue origini
George Weah è un personaggio incredibile, sia per quanto riguarda l'aspetto calcistico che extra campo. L' unico Pallone d'Oro africano a oggi, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, è diventato presidente della Liberia ma nell'autunno del 2023 ha perso le elezioni presidenziali e ora è il capo dell'opposizione.
Questo, però, non gli pregiudica il fatto di aver una vita normale fuori dal contesto politico: l'ex attaccante di Milan e PSG è stato immortalato mentre giocava a basket con i ragazzi di Monrovia, la capitale del suo paese. Un video che su X, ex Twitter, è circolato molto e fa capire come Weah non ha mai dimenticato le sue origini e da dove è iniziata la scalata prima al calcio mondiale e poi alla politica locale.
Weah accusa il suo successore Boakai: "Uso politico della giustizia"
George Weah, che dopo aver perso le elezioni presidenziali ora è all'opposizione, ha accusato il suo successore, Joseph Boakai, di utilizzare la giustizia a scopo politico dopo l'accusa di corruzione del suo ex ministro delle Finanze e di quattro ex funzionari.
Il primo Pallone d'Oro non europeo ha perso le elezioni presidenziali alla fine del 2023 e in una conferenza stampa ha affermato: "Il Partito dell'Unità può essere certo che il Cdc (il partito di Weah) utilizzerà tutti i mezzi legali e politici a sua disposizione per resistere a questa manovra volta a sfruttare il sistema giudiziario del paese a proprio vantaggio. Sì, signor Boakai, la sua azione volta a politicizzare la giustizia incontrerà una forte resistenza".
Weah ha espresso questo suo punto di vista molto forte dopo l'incriminazione del suo ex ministro delle Finanze, Samuel Tweh, e di altri quattro alti funzionari della sua precedente amministrazione a seguito di un audit sulle misure anti-immigrazione della Liberia condotto dalla commissione sulla corruzione. Il rapporto accusa alti funzionari di appropriazione indebita finanziaria, cospirazione per appropriazione indebita di risorse statali e sabotaggio economico.