Gattuso: “Napoli malato, deve ancora guarire”
La prima volta in azzurro non si scorda mai. Rino Gattuso si gode il primo successo da allenatore del Napoli, ottenuto in rimonta sul difficile campo del Sassuolo. Primi segnali di ripresa da parte della formazione partenopea, che ha interrotto la striscia di 8 partite senza vittorie. La strada è ancora lunga, ma Gattuso si è dimostrato fiducioso nell'immediato post-partita ai microfoni di Sky
Gattuso e le dichiarazioni dopo Sassuolo-Napoli
L'allenatore del Napoli dopo la vittoria del Sassuolo, ha frenato gli entusiasmi su una squadra che deve ancora lavorare duro per tornare ai fasti del passato: "Dobbiamo ancora guarire. Siamo malati, lo sappiamo, erano due mesi che non vincevamo in campionato. Nel secondo tempo abbiamo fatto una buona partita, ma la strada è lunga, dobbiamo migliorare. In dieci giorni non si possono fare i miracoli, bisogna continuare a lavorare. Questa squadra non ha problemi di qualità. Bisogna avere equilibrio e giocare in un certo modo. Questa squadra ha sempre fatto 4-3-3, ma bisogna essere più corti, lavorare di reparto. Dobbiamo dare continuità al lavoro cominciato dieci giorni fa".
In cosa deve migliorare il Napoli di Gattuso
Dove deve migliorare il Napoli e su cosa dovrà lavorare soprattutto Gattuso? Idee chiare per il tecnico che si sofferma anche sulla prestazione di Fabian Ruiz: "Ruiz in difficoltà da regista? Dobbiamo aiutarlo noi, ed essere perfetti perché non è un vertice basso. Facciamo fatica e non riusciamo ad aiutarlo. Dobbiamo lavorare di reparto, con sacrificio. Poi la qualità c'è. Dobbiamo continuare a dare equilibrio a questa squadra perché per tantissimo tempo non l'ha avuto. Non c'è solo il problema del vertice basso, bisogna lavorare di catena, fare movimenti opposti, farlo di reparto. Nel primo tempo siamo stati statici, abbiamo perso troppi palloni".
Gattuso pronto ad entrare nell'anima dei calciatori
Bastone e carota come sempre da parte di Gattuso, che ha voluto comunque ringraziare la squadra: "Onore a questi ragazzi, che in 10 giorni mi hanno dato grandissima disponibilità. Io voglio entrare nell'anima dei miei giocatori, questo lavoro so farlo solo così. A qualcuno può dar fastidio, ma io solo così so farlo. Magari può dar fastidio a qualche giocatore, stare 24 ore sul pezzo, ma io così lavoro. Per tantissimi anni hanno scritto pagine importanti del Napoli, giocandosi il campionato fino alla fine. Ora stanno vivendo qualcosa che non hanno mai vissuto. Bisogna fargli capire come giocare, cosa vogliamo proporre. Per farlo bisogna lavorare sulle gambe perché facciamo grandi frenate. Continuiamo a lavorare". In conclusione una battuta sul Barcellona. Il pensiero agli ottavi di Champions League però può attendere: "È presto, se iniziamo a pensarci da ora ci vengono i capelli bianchi. Lasciamo stare. Pensiamo a Lazio, Inter e tutte quelle che dobbiamo affrontare. Ce la giocheremo, faticheremo, ma prepariamoci per quello che deve arrivare".