Gattuso molla uno schiaffo ad un suo calciatore: “C’è una parola che deve togliersi dalla testa”
Il Valencia ha allungato a quattro partite la striscia di risultati utili consecutivi. La squadra di Gennaro Gattuso è a ridosso delle posizioni europee, con qualche rimpianto di troppo soprattutto dopo l'ultimo pareggio interno contro l'Elche, fanalino di coda della Liga. Una partita rocambolesca con i "pipistrelli" che sono passati in svantaggio subito e poi dopo aver messo la freccia, con la doppietta di Cavani, sono stati riacciuffati da Milla. L'allenatore italiano non è uno abituato a piangersi addosso, e vuole trasferire questo tipo di atteggiamento anche ai suoi calciatori.
Tra i protagonisti in negativo del confronto, il portiere del Valencia Giorgi Mamardashvili, considerato proprio da "Ringhio" uno dei perni della squadra. L'estremo difensore della nazionale georgiana, ha commesso un errore nel primo tempo quando con un'uscita un po' troppo spericolata ha travolto un giocatore avversario in area, regalando il rigore del vantaggio all'Elche. Un episodio che ha messo in salita il confronto per i padroni di casa, che hanno poi gettato alle ortiche la remuntada con il 2-2 finale.
Proprio per questo Mamardashvili si è sentito responsabile per l'accaduto, per un match che magari senza il suo errore avrebbe potuto prendere una piega diversa. Il portiere nel post-partita si è voluto scusare con l'allenatore e con i suoi compagni per quanto accaduto. A rivelarlo è stato l'ex campione del mondo, nell'appuntamento ai microfoni della stampa dopo il match. Gattuso ha stupito in primis il suo portiere, e poi anche tutti i presenti raccontando quella che è stata la sua reazione.
Questo infatti il retroscena di Gattuso a proposito di Mamardashvili: "Mi ha detto che gli dispiace e gli ho dato uno schiaffo". In realtà però questo schiaffo è una carezza per il giocatore: "Ci ha salvato in tante partite, non voglio sentire nulla. Ha la massima fiducia sia da parte dell'allenatore, che di tutta la squadra. Gli ho detto che si deve sbarazzare del dispiacere dalla sua testa". Il gruppo viene prima di tutto dunque e Gattuso vuole tutelare i suoi giocatori. Gli errori fanno parte del gioco e devono essere solo uno stimolo per fare meglio. Quello che invece non deve mai mancare è l'impegno