Gattuso infuriato con l’arbitro, interviene un avversario: situazione infuocata in Croazia
Gennaro Gattuso incontenibile. L'allenatore italiano dell'Hajduk Spalato ha vissuto un ultimo turno di campionato in Croazia tormentato. L'ex centrocampista campione del mondo ha perso le staffe al termine del match pareggiato contro l'Istra. Incontenibile in campo Gattuso che di corsa si è recato verso l'arbitro per far sentire la sua voce e protestare per gli episodi arbitrali. Un calciatore avversario ha provato a mettersi in mezzo ed è finito nel mirino di "Ringhio", allontanato poi da uno dei suoi giocatori.
L'allenatore non ha gradito in particolare un mancato rigore concesso a favore dell'Hajduk per una trattenuta. Ecco allora il confronto teso con il direttore di gara: reazione plateale da parte di Gattuso, lamentatosi a gran voce. Furioso il mister che ha recriminato per qualche secondo, accompagnando terna arbitrale e giocatori verso l'uscita dal campo. Ad un certo punto è intervenuto Ville Koski, calciatore dell'Istra che ha provato a calmare le acque.
Il finlandese ha sussurrato qualcosa, nel tentativo di placare l'ira di Ringhio. Invece ha ottenuto l'effetto opposto, con l'allenatore che lo ha invitato in malo modo ad andare via e letteralmente "farsi i fatti suoi". Dito puntato in faccia e toni altissimi per Gattuso, che è stato poi allontanato da un giocatore dell'Hajduk che ha capito che la situazione stava diventando pericolosa.
Dopo il match in conferenza stampa, Gattuso è letteralmente esploso lamentandosi dell'arbitraggio: "Non mi piace parlare di arbitri. È normale che commettano errori, come noi allenatori e giocatori, ma… non capisco come non sia stato concesso un rigore così ovvio. Il calcio è uno spettacolo e queste decisioni sono contro il calcio e contro 25.000 tifosi. L'Hajduk merita rispetto essendo un grande club. Quando arrivi in questo stadio gli arbitri devono rispettarlo. In questo modo distruggi la corrispondenza tra quello che accade e le valutazioni". E ora stando alle fonti croate è stato aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti.