Gattuso già fuori dall’Europa con l’Hajduk: “Il dio del calcio non era con noi”. Lo fanno a pezzi
Rino Gattuso è già sulla graticola all'Hajduk Spalato: dopo il caso Perisic, esploso nell'ultime ore con la rottura insanabile tra i due che porterà all'imminente addio, la squadra croata è stata clamorosamente eliminata giovedì sera nel terzo turno preliminare della Conference League, perdendo in casa di fronte a uno stadio tutto esaurito contro i modesti slovacchi del Ruzomberok. L'autogol incassato al 7′ non è stato rimontato e l'1-0 finale – accoppiato allo 0-0 dell'andata – ha decretato il prematuro addio all'Europa dell'Hajduk. Media e tifosi sanno con chi prendersela per il disastro, ovvero con Gattuso, le cui dichiarazioni a caldo sul "dio del calcio" che non era dalla parte della sua squadra hanno ulteriormente surriscaldato il clima nei suoi confronti, essendo ritenute giustificazioni non esattamente tecnico-tattiche.
Hajduk Spalato eliminato in Conference League, Gattuso: "Oggi il dio del calcio non era con noi"
"Oggi niente è andato per il verso giusto – ha spiegato il 46enne tecnico calabrese, che siede da giugno sulla panchina della squadra spalatina – Non ho molto da dire. Il dio del calcio non era dalla nostra parte oggi e non possiamo farci niente. Si vede la voglia e l'impegno della squadra. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, ma oggi non ha funzionato. È solo il 15 agosto e faremo tutto il possibile per migliorare. Penso che meritassimo di più".
Un Gattuso avvilito e meno battagliero di quello cui siamo abituati, la mazzata è stata forte. I giornalisti croati gli hanno poi chiesto degli ultimi giorni difficili, dal caso Perisic al deludente pareggio in campionato contro la Lokomotiva Zagabria. "Il pareggio con la Lokomotiva ci ha toccato, sicuramente ci ha toccato – ha risposto l'ex allenatore di Milan e Napoli – Sapevo fin dal primo giorno che Perisic sarebbe partito e stavo preparando la squadra per questo. Dobbiamo venire a patti con questo. È difficile per me accettare la sconfitta di oggi, ma possiamo parlare di tutto il resto".
"Con una rosa di 17 giocatori non puoi essere competitivo in campionato ed Europa"
Gattuso ha poi girato a chi di dovere nella struttura societaria la successiva domanda sulla rosa dell'Hajduk troppo scarna per sostenere il doppio confronto campionato-Europa: "Questa è una domanda per le persone del club e il loro lavoro. Io alleno chi c'è e chi ho a disposizione. Con un roster di 17 giocatori, non puoi essere competitivo a questo ritmo di partite. I soldi non sono miei e non posso disporne. La prossima partita di campionato col Varazdin? Per prima cosa dobbiamo riposarci e dimenticare tutto quello che è successo oggi. Non ho nulla da eccepire sui ragazzi, hanno fatto il massimo e alla fine un errore ci è costato. La sconfitta certo punge, ma dobbiamo superarla".
L'ex portiere scudettato dell'Hajduk lo fa a pezzi: "Gli do un mese, c'è un problema con quell'uomo"
È tutto da vedere se lo si farà con Gattuso ancora in panchina, pur a fronte di un contratto fino al 2026 – viste le feroci critiche che si stanno abbattendo su di lui. "Prevedo che resterà un altro mese al club. Niente lo aiuterà – ha sentenziato Tvrtko Kale, ex portiere dell'ultimo Hajduk scudettato nel 2005 – Per me è incredibile che le relazioni interpersonali nell'Hajduk siano a questo livello. Conosco Perisic personalmente. So quanto voleva portare il titolo all'Hajduk. Questo non si può fare a Ivan Perisic, semplicemente non è possibile. Parlate con qualsiasi ex giocatore dell'Hajduk. Diranno la stessa cosa che ho detto io".
Kale ci è andato giù durissimo anche sotto il profilo umano: "Gattuso non è molto intelligente, ma non è nemmeno stupido. Reagisce dando un calcio al secchio d'acqua. Quei tempi sono passati. Voglio vedere che sai guidare tatticamente la squadra. Gli do un altro mese. È un allenatore che non è strutturato. Ecco, era nel Napoli, ha vinto la coppa nazionale, ma perché non è rimasto? C'è un problema con quell'uomo". A Spalato tira decisamente una brutta aria.