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Gattuso e le critiche meritate: “Giusto essere massacrato. Obiettivi? Mi viene da ridere”

Alla vigilia di Napoli-Granada ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, l’allenatore azzurro ha fatto il punto della situazione tutt’altro che semplice tra infortuni e calendario per la sua squadra. Il mister ha aperto al recupero di Mertens che però avrà nelle gambe solo uno spezzone di partita.
A cura di Marco Beltrami
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Gennaro Gattuso non è uno abituato a nascondersi. L'allenatore alla vigilia del match di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, ha sottolineato le difficoltà del suo Napoli, considerando per certi versi fisiologiche le critiche ricevute. Gli infortuni e le tante partite giocate in pochi giorni condizionano i piani del mister che si aspetta una prova d'orgoglio per cercare di ribaltare lo 0-2 dell'andata a Granada. Ringhio ha fatto il punto anche sull'infermeria, con Mertens che dovrebbe essere convocato.

Nessun alibi da parte di Gennaro Gattuso che non può però fare a meno delle difficoltà legate ai tantissimi infortuni, ultimo quello di Osimhen dopo il brutto colpo alla testa, e ad un calendario fitto di eventi. Alla vigilia del ritorno contro il Granada il mister del Napoli ha dichiarato: "Le critiche sono meritate, le cose non vanno bene e la responsabilità è mia. È giusto essere massacrato, ma spero che i giocatori stiano tranquilli". Un mea culpa a metà dunque quello del tecnico che riconosce gli errori, ma non può fare a meno di evidenziare le tante difficoltà incontrate.

C'è la volontà di lottare fino in fondo per Serie A e Europa League, ma tra il dire e il fare bisogna fare i conti con i tanti problemi: "Mi viene da ridere quando sento parlare di obiettivi, noi pensiamo a tutte le competizioni. Ma bisogna valutare come arriviamo alle partite, noi e la Juve abbiamo giocato più di tutti e non abbiamo tempo per recuperare. Con 5 cambi vincevamo le gare grazie a chi subentrava, ora devo ringraziare i giocatori che stringono i denti giocando ogni 3 giorni. Siamo con l'acqua alla gola, ma non è una scusa. Chi gioca dà tutto, ma ci alleniamo poco e per fare il gioco che vogliamo, costruendo dal basso, devi lavorarci quotidianamente, ma non c'è mai una settimana intera per lavorare".

E a tal proposito inevitabile fare il punto sugli infortunati, con Gattuso che ha iniziato a recuperare numerose pedine come Ghoulam, Koulibaly, e Mertens. Il belga però è ancora a mezzo servizio e dunque dovrà essere valutato: "Non faccio il dottore, ma l'allenatore. Koulibaly e Ghoulam sono rientrati, non hanno grandissimo minutaggio ma abbiamo bisogno di loro. Osimhen resterà fuori, Mertens lo portiamo, si è allenato e ha fatto la rifinitura con la squadra. Lo valuteremo, ma sta da tanto tempo fuori e non ha grande minutaggio nelle gambe, avrà al massimo 20 minuti".

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