Gattuso commosso: “Maradona adesso è lassù, accanto a mia sorella”
“Ho avuto la possibilità di parlare moltissime volte con Diego e di cenare con lui. Non morirà mai perché ha fatto molte cose straordinarie. Rimarrà sempre vivo, anche se ha sbagliato nella vita privata. Già ieri sera nel pullman si vedeva che la città non respirava la solita aria. È stata una grande perdita, ma lui non morirà mai perché è una leggenda. Il mio rammarico è non essere riuscito a dargli una scarpata da giocatore". Sono queste le parole di Gennaro Gattuso in ricordo di Diego Armando Maradona. Il Napoli ha battuto 2-0 il Rijeka in Europa League e vede avvicinarsi i sedicesimi di finale della competizione continentale. La vittoria è arrivata in una serata particolare, con i tifosi partenopei in lutto per la scomparsa del loro idolo assoluto.
Il tecnico azzurro ha continuato così nel suo ricordo del fuoriclasse argentino: "Andrà a far compagnia a tante persone, come mia sorella. Abbiamo il dovere di lavorare. In città se ne parlerà ancora per molto tempo. Oggi è andata meglio rispetto alla gara d’andata. Abbiamo sbagliato tanto perché ci siamo intestarditi a imbucare, ma siamo andati meglio”.
Sempre in merito alla morte di Diego Armando Maradona, Gattuso ha parlato di quanto sia radicata la sua figura tanto da fare un confronto con il patrono di Napoli San Gennaro: "Maradona è morto ma non morirà mai perché ha fatto tante cose straordinarie. ha sbagliato nella vita privata, ma per quello che ha fatto resta nella storia. Già ieri sera, quando siamo tornati in albergo con il pullman, si vedeva che la città respirava un aria diversa. Non morirà mai perché è una leggenda, uno di un altro pianeta, non so se qui conta più lui o San Gennaro qui".
Infine l'allenatore del Napoli ha parlato delle voci sul litigio nello spogliatoio di inizio settimana e ha smentito categoricamente ogni cosa: "Sono state dette tante cose non vere, non litigo coi giocatori. Ai ragazzi rompo le scatole, si possono perdere le gare. Abbiamo fatto 11 partite, con 8 vittorie e 3 sconfitte. Se qualcuno pensa che siamo il Barcellona o i Galacticos va bene: noi possiamo perdere, ma dobbiamo aiutarci e non mandarci a quel paese. Abbiamo potenziale enorme: ci stanno gli errori ma dobbiamo dare la sensazione di crederci, di incitare i compagni".