Gatti rifila un pugno a Kvaratskhelia: l’atteggiamento lo tradisce, ha rischiato grosso
Partita vibrante quella tra Juventus-Napoli, che nel primo tempo ha fatto registrare un solo episodio oltre al giallo forse eccessivo rifilato a Locatelli. Sotto la lente d'ingrandimento della moviola, un colpo rifilato da Gatti a Kvaratskhelia. L'arbitro non è intervenuto, così come il VAR. Restano però molti dubbi sull'episodio.
La situazione in questione si è verificata a metà della prima frazione del big match dell'Allianz Stadium. Sugli sviluppi di un'azione offensiva del Napoli (con Osimhen che si era lamentato d un tocco di mano di Locatelli, su cui l'arbitro ha deciso correttamente di far proseguire), contatto tra Gatti e il georgiano di Spalletti. Una situazione un po' curiosa visto che il difensore stava marcando il suo avversario, quando in maniera un po' gratuita lo ha letteralmente steso.
Gatti si trovava alle spalle di Kvaratskhelia e con il braccio destro molto alto lo ha colpito all'altezza della testa. Una sorta di cazzotto quello del difensore che si è subito scusato allargando le braccia. Molto dolorante la stella del Napoli che è rimasta per due minuti steso sul terreno di gioco, ricorrendo alle cure mediche. Grandi proteste dei giocatori ospiti, con Gatti che in un fitto conciliabolo con Osimhen gli ha spiegato le sue "ragioni".
In realtà il giocatore della Juventus ha rischiato grosso, perché poteva andare incontro anche ad un provvedimento disciplinare (non è stato nemmeno ammonito) dopo l'intervento del VAR che si è invece "fidato" della decisione del campo del direttore di gara Fabbri. Infatti Gatti è stato tradito da due particolari che sarebbero potuti costargli caro: in primis il pugno chiuso, e poi anche l'espressione con il ghigno di chi sembra voler affondare il colpo.
Questo il commento sull'episodio del commentatore DAZN Luca Marelli, ex arbitro ed esperto della moviola: "Episodio molto al limite, bisogna fare attenzione a dei particolari ovvero il pugno chiuso e il ghigno di Gatti. secondo me qui c'erano gli estremi per un on-field review per condotta violenta. Perché il gesto di Gatti non prende sul volto pieno l'avversario, ma è condotta violenta e si vede proprio dall'atteggiamento del difensore".