Gasperini vuole mostrare quello che non va nel calcio italiano: “Spero che le TV lo facciano vedere”
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L'Atalanta si è sfogata contro il malcapitato Verona dopo lo sfortunato 0-0 contro il Celtic in Champions. 6-1 per la formazione di Gasperini che è sembrata, come spesso accade, andare ad una velocità diversa rispetto agli altri in Italia. Ma come si fa ad avere questa intensità, e soprattutto quali sono le differenze tra il calcio nostrano e quello delle big d'Europa? Come sempre molto schietto l'allenatore, che stasera ha festeggiato le 400 panchine con l'Atalanta. E non è mancato anche un invito alle TV.
Gasperini spiega le differenze tra il calcio italiano e quello delle big d'Europa
Gasp ha evidenziato quello che a suo dire è il male del nostro calcio, condizionato nel ritmo da eccessive perdite di tempo: "Uno dei nostri limiti, e perché ci sono troppe interruzioni troppe simulazioni, troppa gente ferma. Invece quando il gioco continua e si gioca. Troppi fischi ma anche troppe simulazioni, cosa che in Europa non c'è. Gente che si rotola tre quattro volte, con l'ingresso dei massaggiatori ecc".
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L'invito di Gasperini alle TV dopo Atalanta-Verona
La responsabilità più grande non è da parte degli arbitri, ma dei principali protagonisti in campo, ovvero giocatori e allenatori: "Questo è il nostro limite più grande, non riguarda gli arbitri, ma anche giocatori, allenatori e la nostra gestione di gioco". Come "guarire" e fare un ulteriore salto di qualità, anche grazie alle TV che dovrebbero mettere maggiormente a nudo quello che non va: "Spero che le televisioni come voi inizino a puntare le immagini su queste cose perché fanno il danno più grande a questo calcio. Se il gioco è interrotto continuamente non è neanche bello. È questione di ritmo, di intensità di gara…".
E intanto Gasperini si gode la partecipazione alla cerimonia del Pallone d'Oro, in cui sarà protagonista nella categoria dei migliori allenatori in lizza per il riconoscimento: "Per me è un risultato straordinario andare a questa manifestazione. Sono un po’ dispiaciuto che non ci sia l’Atalanta, ma andrò io a rappresentarla insieme a Lookman. Un risultato ottenuto tutti quanti insieme”.