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Gasperini spiega l’errore fatale dell’Atalanta in Champions: “Non è la miglior cosa per noi”

Amaro 3-3 rimediato a Berna, che costringerà l’Atalanta a giocarsi la qualificazione agli ottavi contro il Villarreal. Per Gasp ci sarà uno sbaglio da non ripetere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gian Piero Gasperini e l'Atalanta tornano dalla trasferta di Berna con un punto contro lo Young Boys che smuove la classifica ma la complica maledettamente ad un turno dalla conclusione della fase a gironi di Champions League. I nerazzurri restano inchiodati al terzo posto in classifica, dietro al qualificato Manchester United e al Villarreal contro cui sui giocherà il tutto per tutto nella gara d Bergamo il prossimo 8 dicembre. Un mezzo passo falso dei nerazzurri che avevano anche illuso per una vittoria che sembrava a portata di mano e che ha rischiato di tramutarsi in beffa.

In vantaggio a inizio match con il solito Zapata dopo soli 10 minuti dal fischio di inizio, con il colombiano che sfrutta l'assist di Freuler per l'1-0, sembra lanciare l'Atalanta alla vittoria. Poi, di nuovo in vantaggio a inizio ripresa, quando dopo soli 6 minuti ci pensa Palomino a finalizzare un suggerimento di Pasalic. Quindi, il ritorno prepotente e decisivo dello Young Boys che riprende in mano la partita e scatta sull'incredibile 3-2 finale, prima dell'ultimo colpo di coda firmato Muriel per il 3-3.

Un film durato 90 minuti al quale Gasperini ha assistito dalla panchina provando a delinearne il copione a proprio vantaggio e riuscendoci in parte. Il punto conquistato a Berna è comunque importante per il tecnico degli orobici perché lascia intatte le possibilità di qualificazione, giocandosela contro il Villarreal in una ‘finale' vera e propria: "Vincendo qui avremmo potuto avere due risultati su tre. Accettiamo questo punto e adesso aspettiamo l'ultima partita che sarà decisiva. La giocheremo in casa, mesi fa saremmo arrivati contenti di potercela giocare così".

Una soddisfazione però marginale, perché il disappunto c'è ed è evidenziato dalle parole del tecnico. In parte per scelte arbitrali discutibili ("Su Pasalic c'era rigore e questi episodi pesano"), in parte soprattutto per l'atteggiamento errato dei suoi giocatori: due volte in vantaggio per primi, due volte raggiunti, due volte incapaci di gestire il risultato. "Siamo andati in vantaggio subito, ma come si è visto per noi gestire le situazioni non è la miglior cosa. Dopo il gol di Zapata abbiamo giocato come se mancasse poco alla fine della partita invece c'erano altri 70/80 minuti. Abbiamo calato il ritmo, abbiamo calato la condizione ed è chiaro che così l'avversario ha preso fiducia e ci ha fatto gol. Alla fine abbiamo rischiato pure di perderla".

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