Gasperini spiega cosa accade durante le partite: “Sui contrasti fanno a gara ad arrivare secondi”
Gian Piero Gasperini è uscito vittorioso dalla sfida vinta in campionato dalla sua Atalanta contro il Monza. Il tecnico della Dea è soddisfatto e in conferenza stampa parla degli aspetti tecnici e tattici che hanno caratterizzato la partita. Ma poi si ferma per far luce su un aspetto che sta notando in campo e che non gli sta piacendo. Gasperini parla del problema relativo ai contrasti di gioco e al conseguente fischio dell'arbitro che spesso porta ad ammonizioni superflue o espulsioni lasciando spesso le squadre in dieci contro undici.
"Se togli il contrasto dal gioco del calcio diventa uno sport poco bello, per me chi arriva prima sul pallone non fa mai fallo – spiega Gasperini -. Se metti un pallone in mezzo a due bambini chi arriva prima tocca il pallone e se poi va a finire addosso all'altro che si fermi l'altro che è in ritardo". A questo punto Gasperini "redarguisce" gli arbitri e la gestione di queste situazioni di gioco: "Ora invece è una gara ad arrivare secondi mettere il piede, farsi arrivare l'uomo addosso per prendere cartellini, finire in dieci le partite – aggiungi -. Se prendi palla non è mai fallo".
L'allenatore dell'Atalanta continua il suo ragionamento: "Facendo così diventa un altro sport, poi l'indicazione è questa, i cartellini ed espulsioni fioccano – aggiunge il tecnico dei bergamaschi che spiega -. Nel calcio la palla è in terra, ci sta che ti tocchi anche con un piede, e se fai un fotogramma è sempre fallo da espulsione ma in realtà non è così". E fa il paragone col basket: "Se ti tocchi le mani è fallo, punto, non è che vai fuori, qui rischi ogni partita di giocare 11 contro dieci".
L'Atalanta e la lotta Scudetto con il Napoli
Gasperini poi viene interrogato sul prossimo impegno dell'Atalanta contro il Napoli e risponde in maniera netta alla domanda di un giornalista: "Se ritieni che sia una partita Scudetto parla di Scudetto (ride) ognuno si prende la responsabilità di quello che dice ma per me l'Atalanta oggi non è da Scudetto – sottolinea Gasp -. Secondo me è una partita dell'undicesima di campionato, ragiono con un altro metro, ma non posso impedire che tu la pensi in un altro modo. Se sei convinto tu..mantieni la tua…se lo chiedi è perché sei convinto…".