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Gasperini si schiera con De Rossi dopo l’esonero: “Il mercato ci ha causato tante difficoltà”

Secondo Gasperini c’è un aspetto in particolare che ha reso complicato il lavoro di De Rossi, causandone l’esonero: “Questo mercato che ha portato cambiamenti con il campionato già aperto, l’allenatore paga di più”
A cura di Ada Cotugno
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Gian Piero Gasperini è pronto a fare il suo esordio nella nuova Champions League con l'Atalanta senza togliere mai gli occhi dall'Italia. Uno dei temi della conferenza stampa, oltre a un focus sull'Arsenal che sarà il primo avversario di questo cammino, è stato l'esonero di Daniele De Rossi che ha colto di sorpresa tutti. L'allenatore dei bergamaschi non si aspettava una notizia così, ma ha voluto dire la sua sull'argomento tirando fuori una difficoltà che da tempo accomuna tutti i tecnici e che mai come quest'anno si è fatta sentire.

Gasperini è dalla parte di De Rossi

C'è tanto rammarico nelle parole dell'allenatore dell'Atalanta che in conferenza stampa ha voluto dedicare un pensiero anche a De Rossi. Era sorpreso per la notizia, ma ha subito trovato la motivazione dell'avvio difficile della Roma in questo campionato. Secondo Gasperini tante problematiche ruotano attorno al mercato  e alle sue modalità che penalizzano il loro lavoro: "L’esonero di de Rossi mi ha molto sorpreso. Questa stagione è iniziata in modo difficile per tutti gli allenatori, ci sono stati molti cambi per via del mercato. Quello che è stato ribadito da tutti, ma non succederà probabilmente nulla, è che questo mercato che ha portato cambiamenti con il campionato già aperto. Diventa difficile il lavoro degli allenatori".

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Una presa di posizione molto forte, condivisa con tanti altri addetti ai lavori che da tempo invocano la chiusura del mercato prima dell'inizio dei campionati. Gasperini parla con sincerità delle problematiche che affronta ogni giorno e che, secondo la sua idea, hanno influito anche sul lavoro di De Rossi: "Siamo stati un mese e mezzo a girarci i pollici o allenare ragazzi che magari poi andavano via, ci vuole un po' di tempo per tutti. Giocare a calcio non è mettere dentro un numero di giocatori appena arrivati. È evidente che la Serie A è iniziata con delle difficoltà un po' per tutti, mi dispiace perché l'allenatore in questi momenti paga di più, ho la sensazione che anziché prendere credito ne sta prendendo sempre meno, a vantaggio di altre figure di mercato e di trasferimenti che poi mettono in difficoltà il lavoro dell'allenatore".

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