Gasperini si arrabbia per le domande su Gomez: “Siete pesanti”
Dopo due settimane di domande e risposte, contro-domande e contro-risposte, Gian Piero Gasperini l'ha detto chiaro e tondo: non parlerà più del Papu Gomez e del caso legato alla sua situazione nell'Atalanta. Dopo l'importante vittoria sulla Roma, l'allenatore della Dea è stato molto schietto nell'intervista rilasciata ai microfoni di Sky, restituendo anche le proporzioni di un caso che da questione personale è diventato un affare di famiglia all'interno del club orobico.
"Quando si arrabbia un allenatore è un conto – ha detto –, se si arrabbia un presidente è più complesso. Non risponderò più a queste domande, è una cosa che aggiusterà la società per conto suo".
Gasperini vuole che si parli delle prestazioni dell'Atalanta, in netta ed evidente ripresa, piuttosto del caso che ha monopolizzato l'attenzione negli ultimi 15 giorni.
"Abbiamo giocato e vinto ad Amsterdam, abbiamo vinto con la Fiorentina, abbiamo giocato contro la Juventus e abbiamo fatto bene. Dopo una vittoria così siete un po’ pesanti a fare certe domande. Ieri c’è stato un comunicato e finisce lì. Non è un addio a Gomez, era già successo ad Udine che non fosse convocato. Per rispetto degli altri ragazzi è giusto che si parli della prestazione fatta contro una grandissima squadra".
In ogni caso sono significative le parole scelte da Gasperini per chiudere il caso Gomez, almeno sul piano mediatico. In particolare quelle che chiamano in causa la società, a conferma di quello che era trapelato già ieri, in seguito al comunicato diffuso per spiegare la mancata convocazione del Papu Gomez: tra Gasperini e l'Atalanta c'è totale sintonia sulla gestione della situazione. La dirigenza nerazzurra ha scelto di stare dalla parte dell'allenatore e adesso, come spiegato dallo stesso Gasp, si occuperà di gestire le prossime evoluzioni, che con buona probabilità porteranno il giocatore lontano da Bergamo nella prossima sessione di mercato.