Gasperini: “Lo scudetto? L’asticella alzatela voi io sono già contento così di questa Atalanta”
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Sabato nel posticipo serale di Serie A, l'Atalanta di Gasperini sfida il Torino in un test con cui si inizierà a tastare il polso alla nuova Dea che si appresta ad una nuova avventura da protagonista. Per Gian Piero Gasperini un ulteriore banco di prova, in un ambiente che si è abituato ad altissimi livelli e che – sottovoce – chiede un ulteriore salto di qualità con la conquista di qualche titolo. Un traguardo che potrebbe arrivare cammin facendo, senza fretta né ossessione.
Gasperini al momento è soddisfatto così com'è: il livello raggiunto è già sufficiente, ma se la platea vuole sognare lui è il primo a non impedirlo di certo: "A me va bene così l'attuale asticella, è già alta. Il secondo posto ponetevelo voi come traguardo. Non cancello i sogni a nessuno: essere ancora a questi livelli per noi è come aver vinto degli scudetti, ma non è scontato e banale ripetersi".
Al momento siamo ancora davanti a una situazione incompleta tra infortuni e squalifiche. Non parto con un obiettivo ben preciso perché ci sono tante squadre forti, credo però che abbiamo un buon modo di stare in campo, anche se dovremo costruirci i risultati
La struttura della Dea è pressocché quella della scorsa stagione con qualche cambiamento al momento non sostanziale. Il mercato è sempre aperto ma le idee a Bergamo sono più che chiare: "Abbiamo una idea di gioco che è sostanzialmente consolidata dal tempo, situazioni da campo che ben conosciamo. Proviamo a farci trovare pronti da subito"
Subito, puntando ad uno zoccolo duro e ai movimenti di mercato che continueranno fino alla conclusione della sessione estiva. "La rosa dell'Atalanta non è fatta da 16 giocatori, ma da 21 con un nucleo determinante di 15-16 giocatori. Ho sempre pensato che una società simile deve avere dei giocatori di scommessa, da valorizzare e di prospettiva. Io non intervengo sulle scelte della proprietà: ci sono proposte, idee, vediamo ciò che arriva".
Il mio pensiero è che Zapata resti ma non so sinceramente cosa può succedere in un mercato davvero stranissimo con pochi movimenti.
Poi, un pensiero al pubblico che tornerà di presenza durante le partite e che garantirà un ulteriore passo verso la normalità del campionato, per tutti: "Si riparte, solamente al 50% ma è importante. Lo sport, come il calcio è della gente, uno spettacolo per tutti e deve essere restituito ai tifosi. Il mio augurio è di rivedere gli stadi pieni il prima possibile"