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Gasperini: “Lo scudetto? L’asticella alzatela voi io sono già contento così di questa Atalanta”

Alle 20.45 di sabato 21 agosto l’Atalanta sfida il Torino per il debutto in campionato. Gasperini ha presentato la partita cercando di stemperare le attese al momento infondate: “Siamo in una fase iniziale, non pongo obiettivi ma non affosso i sogni: il secondo posto? Non è scontato riuscire a ripetersi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Sabato nel posticipo serale di Serie A, l'Atalanta di Gasperini sfida il Torino in un test con cui si inizierà a tastare il polso alla nuova Dea che si appresta ad una nuova avventura da protagonista. Per Gian Piero Gasperini un ulteriore banco di prova, in un ambiente che si è abituato ad altissimi livelli e che – sottovoce – chiede un ulteriore salto di qualità con la conquista di qualche titolo. Un traguardo che potrebbe arrivare cammin facendo, senza fretta né ossessione.

Gasperini al momento è soddisfatto così com'è: il livello raggiunto è già sufficiente, ma se la platea vuole sognare lui è il primo a non impedirlo di certo: "A me va bene così l'attuale asticella, è già alta. Il secondo posto ponetevelo voi come traguardo. Non cancello i sogni a nessuno: essere ancora a questi livelli per noi è come aver vinto degli scudetti, ma non è scontato e banale ripetersi".

Al momento siamo ancora davanti a una situazione incompleta tra infortuni e squalifiche. Non parto con un obiettivo ben preciso perché ci sono tante squadre forti, credo però che abbiamo un buon modo di stare in campo, anche se dovremo costruirci i risultati

La struttura della Dea è pressocché quella della scorsa stagione con qualche cambiamento al momento non sostanziale. Il mercato è sempre aperto ma le idee a Bergamo sono più che chiare: "Abbiamo una idea di gioco che è sostanzialmente consolidata dal tempo, situazioni da campo che ben conosciamo. Proviamo a farci trovare pronti da subito"

Subito, puntando ad uno zoccolo duro e ai movimenti di mercato che continueranno fino alla conclusione della sessione estiva. "La rosa dell'Atalanta non è fatta da 16 giocatori, ma da 21 con un nucleo determinante di 15-16 giocatori. Ho sempre pensato che una società simile deve avere dei giocatori di scommessa, da valorizzare e di prospettiva. Io non intervengo sulle scelte della proprietà: ci sono proposte, idee, vediamo ciò che arriva".

Il mio pensiero è che Zapata resti ma non so sinceramente cosa può succedere in un mercato davvero stranissimo con pochi movimenti.

Poi, un pensiero al pubblico che tornerà di presenza durante le partite e che garantirà un ulteriore passo verso la normalità del campionato, per tutti: "Si riparte, solamente al 50% ma è importante. Lo sport, come il calcio è della gente, uno spettacolo per tutti e deve essere restituito ai tifosi. Il mio augurio è di rivedere gli stadi pieni il prima possibile"

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