Gasperini furioso per il rigore negato in Milan-Atalanta, viene espulso e urla: “Faccia di m…a!”
"Faccia di m…a!". Gian Piero Gasperini è una furia. L'arbitro Di Bello lo espelle nel primo tempo dei quarti di Coppa Italia di Milan-Atalanta, gli mostra il ‘rosso' per la furia da cui il tecnico dell'Atalanta si lascia trascinare dalle proteste per un rigore non concesso alla ‘dea'. Protesta con il quarto uomo poi con il direttore di gara (e prende il primo giallo) e nel giro di pochi attimi si ritrova fuori dal campo, costretto ad abbandonarlo per la seconda ammonizione presa perché ormai fuori controllo.
Il tecnico nerazzurro schiuma rabbia, è convinto che ci sia un penalty solare, che è stato negato alla sua squadra. Non si dà pace e ne paga le conseguenze. A cosa si riferisce? Bisogna riavvolgere il nastro della sequenza videoclip e fermarsi al momento dello scontro tra De Roon e Gabbia, entrambi messo fuori causa dal contatto traumatico (al loro posto sono entrati rispettivamente Pasalic e Kjaer). Lo sviluppo dell'azione arriva al momento clou quando De Ketelaere (di testa) fa da sponda in piena area, a pochi passi dalla porta: il giocatore olandese sbatte la testa contro quella del difensore. L'impatto è molto duro, provocato – da quel che si nota dalle immagini – da una possibile spinta di Reijnders. Sbilanciato, ha perso l'equilibrio nel tentativo di anticipare lo stesso Gabbia.
Per l’arbitro Di Bello non è rigore e anche per il Var (Valeri) conferma la decisione del campo. Gasperini invece no, va su tutte le furie: rivede l'azione in panchina e non ha alcun dubbio, per lui quello è rigore netto. E inizia a protestate in maniera vivace. Il direttore di gara lo invita alla calma e lo sanziona con il giallo, ma servirà a nulla… ormai l'allenatore ha i nervi a fior di pelle, impossibile contenerne la foga. Nemmeno i suoi collaboratori ci riescono. Tant'è che uscendo dal rettangolo verde di San Siro griderà quell'espressione incriminata ("faccia di m…a!").
Nella ripresa sarà il Milan ad alzare la voce con l'arbitro Di Bello per il penalty concesso all'Atalanta. Il motivo? Per l'intervento di Jimenez su Miranchuk in piena area di rigore: i rossoneri protestano facendo notare come il giocatore in realtà tocchi il pallone ma per il direttore di gara non ci sono dubbi.