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Gasperini fuori controllo, a Firenze esplode la sua rabbia: lo urla in faccia ad Italiano

Giampiero Gasperini espulso dopo le proteste contro l’arbitro per il gol annullato a Malinovskyi in Fiorentina-Atalanta. Il tecnico della Dea è infuriato e urla una frase in faccia a Italiano uscendo dal campo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Fiorentina-Atalanta non sarà mai una partita come le altre. Le tre gare stagionali giocate dalle due squadre hanno visto sempre la viola vincere (all'andata in campionato e in Coppa Italia). Il successo di oggi della squadra di Italiano avvicina la viola alla zona calda dell'Europa e fa sprofondare la Dea che non vince ormai da quattro gare consecutive in campionato. Le partite giocate tra le due squadre sono spesso contrassegnate da grandi tensioni. Oggi l'ultimo episodio controverso che ha fatto scoppiare la rabbia della panchina dell'Atalanta e soprattutto di Giampiero Gasperini. L'allenatore della squadra bergamasca si è infuriato dopo il gol annullato da Doveri a Malinovskyi per posizione di fuorigioco di Hateboer.

Una situazione strana che poteva essere rivista al VAR dall'arbitro che invece si è fidato unicamente di ciò che gli era stato comunicato da Banti in cabina di regia che di fatto si è sostituito al direttore di gara in campo. Ma cosa è accaduto? La corsa di Hateboer non impattava sul difensore della Fiorentina. Il guardalinee ha però tirato su la bandierina per il fuorigioco dell'esterno olandese, che c'era, ma si è sbagliato a non chiamare l'arbitro dinanzi allo schermo.

Hateboer non tocca la palla, ma lo contende correndo verso la sfera arrivando ad incrociare la corsa del difensore. Deve essere stata questa l’interpretazione di guardalinee e VAR, che hanno giudicato così attivo il fuorigioco dell’esterno bergamasco. Il numero 33 però non condiziona in alcun modo i movimenti della linea difensiva viola. E questo aspetto l'arbitro avrebbe dovuto prenderlo in considerazione senza dubbio.

Hateboer e al centro tra i due difensori della Fiorentina mentre Malinovskyi corre in verticale verso la porta tutto solo prima di ricevere palla da sinistra.
Hateboer e al centro tra i due difensori della Fiorentina mentre Malinovskyi corre in verticale verso la porta tutto solo prima di ricevere palla da sinistra.

Un fattore che fa letteralmente infuriare Gasperini che viene immediatamente espulso da Doveri che lo costringe a lasciare il terreno di gioco sommerso dai fischi del Franchi. Gasperini la prende malissimo e inizia a gridare all'arbitro che "questo non è più calcio". Stessa frase pronunciata anche a Italiano quando va a salutare l'allenatore della Fiorentina una volta espulso da Doveri.

Un atto di protesta contro tutto il sistema. La furia di Gasperini si scatena però soprattutto dopo aver rivisto l'azione da un telefono in panchina e da lì inizia a protestare. Non è la prima volta che l'allenatore dell'Atalanta decide di affidarsi a dispositivi mobili in panchina per rivedere dal vivo l'azione in questione con il supporto della tecnologia. Praticamente un VAR personalizzato.

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L'Atalanta si sente costantemente danneggiata dalle decisioni degli arbitri nelle ultime gare. Era già capitato contro il Cagliari in campionato con l'espulsione a Musso e il gol di Pereiro con un tocco di braccio, ma anche in Coppa Italia contro la Fiorentina con il fuorigioco di Bonaventura non fischiato in occasione del gol-vittoria di Milenkovic. Oggi è successo praticamente un altro episodio controverso con arbitro e VAR che hanno considerato influente la posizione di Hateboer in campo sulla linea del fuorigioco nonostante il pallone fosse poi diretto a Malinovskyi.

E per questo l'Atalanta ha annunciato il silenzio stampa contrariamente da quanto accaduto nelle ultime uscite quando al posto di Gasperini, davanti ai microfoni si era quantomeno presentato il direttore generale Umberto Marino. A fine gara anche Vincenzo Italiano ha tentato di stemperare la situazione parlando del saluto di Gasperini: "Il mister non so cosa ha detto, l'ho salutato – spiega – Abbiamo parlato prima della gara, è un uomo di calcio che vive in maniera intensa la partita".

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