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Gasperini felice per Malinovskyi: “Il calcio non risolve i problemi, ma a volte rende più vicini”

Il tecnico dell’Atalanta festeggia l’approdo agli ottavi di finale ma non dimentica il contesto in cui si è scesi in campo: “A Ruslan ho chiesto se se la sentiva di giocare”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Atalanta resta l'unica italiana ancora in corsa in Europa League. Nella buia notte del ritorno dei play off europei, Lazio e Napoli salutano l'Europa e tornano a casa con un pareggio (dei capitolini all'Olimpico contro il Porto) e una brutta sconfitta (al ‘Maradona' contro il Barcellona). Sono i nerazzurri a festeggiare, con il successo bis in casa dei greci dell'Olympiacos grazie ad un nuovo show del loro uomo più in forma del momento, Ruslan Malinovskyi.

È stato il giocatore ucraino a risolvere il match, con un altro match da protagonista in cui ha segnato la doppietta decisiva per il 3-0 finale che, sommato alla vittoria dell'andata, ha portato le reti bergamasche a 5 in 180 minuti. Una prova di forza generale che lo stesso Gasperini aveva ribadito alla vigilia, ricordando anche polemicamente che la squadra, malgrado le gravi assenze offensive, ha sempre segnato e fatto gol, quando non le vengono tolti dagli arbitri.

Così, anche in Grecia l'Atalanta è stata di parola, nessuna chance all'Olympiacos e proseguimento in Europa League: merito di un giocatore che avrebbe anche potuto non giocare, come ha rivelato nel post gara il tecnico degli orobici, colpito da vicino dal conflitto russo-ucraino che è scoppiato due notti fa. Una guerra che ha coinvolto Malinovskyi, ucraino di nascita e con i familiari in patria, sotto le bombe. Motivi per cui Gasperini ha optato per far scegliere direttamente al giocatore se scendere in campo oppure no: "Stamane [ieri, ndr] gli ho chiesto se se la sentiva di giocare, perché lui ha familiari in Ucraina. Il calcio non risolve problemi, ma a volte può dare un contributo per rendere tutti un po' più vicini. È riuscito a strappare un sorriso in un momento così difficile"

Un doppio messaggio forte: in campo, con i due gol e l'esultanza che non dimentica il conflitto in atto, e fuori con le parole del tecnico ben calato nella realtà di questi giorni in cui si respirano venti di guerra internazionale. "Alla fine ha deciso di giocare e sono contento per lui, per questa doppietta". Stessi pensieri e parole espresse dall'ad Luca Percassi che ha voluto ribadire la vicinanza del club e della città di Bergamo al proprio giocatore: "Per la nostra società e per la nostra città è stata un'altra data storica, ma non dimentichiamo che è stata anche una partita più che difficile in un contesto delicato. Siamo tutti felici per Malinovskyi e ci auguriamo che tutto questo finisca nel più breve tempo possibile".

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