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Gary Neville e Roy Keane lanciano gravi accuse di doping su squadre italiane: “Non erano pulite”

Da Gary Neville e Roy Keane arrivano gravissime accuse di doping sulle squadre italiane. Ricordano le sfide giocate da loro al Manchester United contro club del nostro paese: “Non erano pulite”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Gary Neville e Roy Keane non pronunciano mai la parola doping ma lasciano intendere proprio quello quando ricordano le sfide giocate in Europa, specie in Champions, contro alcune squadre italiane. Il riferimento è chiaramente al loro lungo periodo nel Manchester United tra gli anni '90 e 2000. In quel periodo i due baluardi dei Red Devils, che erano sicuramente tra le poche squadre più forti del continente insieme a Real Madrid, Barcellona, Bayern, Juventus e Milan, hanno raccontato di aver giocato contro alcune squadre di Serie A lanciando gravissime accuse.

Durante il podcast ‘The Overlap', sia l'ex terzino destro che lo storico capitano dello United, hanno ricordato la differenza dal punto di vista fisico che c'era tra loro e alcune squadre italiane affrontate. Non specificano mai quale ma è facile intuire che si tratti di una tra Juventus (affrontata 4 volte in quel periodo di tempo), Inter, Lazio, Fiorentina e Milan. "Ho affrontato squadre che non erano pulite".

È stato Gary Neville ad andarci giù pesante alludendo al fatto che alcune di queste squadre potessero proprio fare uso di sostanze dopanti visto quanto notava in campo dal punto di vista della fatica. "Una volta sono uscito dal campo contro una squadra italiana e mi dicevo: ‘Mi dispiace, ma c'è qualcosa che non va' – Neville aggiunge – e so che anche un altro paio di ragazzi la pensava come me". È chiaro che Neville si sia assunto totalmente la responsabilità di quanto dichiarato e per questo sottolinea: "Non posso fare nomi o accusare gente, ma quando ti guardi indietro e vedi cosa è uscito fuori con i medici in altri sport…".

Un discorso che ha trovato d'accordo anche lo stesso Keane. In maniera meno dettagliata ma pur sempre pesante, l'ex capitano e leader del centrocampo dei Red Devils in quegli anni ha poi rincarato la dose: "Io contro alcune squadre mi consumavo, uscivo distrutto. Poi guardavo gli avversari… un paio di club italiani...e loro sembrava non avessero neanche giocato la partita". Dichiarazioni che sicuramente faranno discutere dato che vengono lanciate accuse pesantissime riguardanti il possibile uso di sostanze dopanti da parte delle stesse squadre italiane affrontate.

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