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Garnacho nei guai per un post su Onana: prima lo corregge, poi lo cancella, ma è troppo tardi

Alejandro Garnacho rischia una pesante squalifica per aver pubblicato un post sul suo compagno André Onana, con cui voleva celebrarlo per il rigore parato in Manchester United-Copenaghen.
A cura di Paolo Fiorenza
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Alejandro Garnacho e André Onana sono stati i due eroi della vittoria del Manchester United sul Copenaghen in Champions League assieme al redivivo Maguire, autore del gol vittoria dei Red Devils che consente alla squadra di Erik ten Hag di continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi. Se il portiere camerunense ha parato a Larsson il rigore del possibile pareggio al settimo minuto di recupero, una mano gliela ha data il suo compagno di squadra che a dispetto dei 19 anni ha dimostrato grande malizia nello ‘scavare' coi tacchetti il dischetto degli 11 metri.

Tanto arguto in campo quanto improvvido sui social il giovane argentino, che ora rischia di incorrere in una pesante punizione da parte della Federcalcio inglese per un suo post dedicato proprio alla sua ‘connection' con Onana. Dopo la partita di martedì sera, Garnacho ha pubblicato su Twitter una foto di tributo al portiere ex Inter, con alcuni giocatori dello United – tra cui lui stesso oltre a Maguire e McTominay – intenti ad abbracciarlo per festeggiarne la prodezza.

Tuttavia l'attaccante albiceleste ha aggiunto all'immagine anche due emoji di gorilla, evidentemente associate alla figura di Onana. Un riferimento che Oltremanica è automaticamente interpretato come razzista indipendentemente da qualsiasi animus lo abbia partorito. I commenti al post hanno immediatamente fatto capire al ragazzo di aver fatto un errore: inizialmente Garnacho ha rimosso i due gorilla lasciando solo la foto, poi ha cancellato del tutto il post, dopo che era rimasto visibile per un quarto d'ora sulla sua timeline.

Il giovane calciatore potrebbe ora affrontare un procedimento disciplinare da parte della Football Association in quanto il post potrebbe essere considerato una "violazione aggravata" delle sue regole sul comportamento da tenere sui social media: il rischio è una pesante squalifica. Al riguardo c'è un precedente che non lascia tranquillo Garnacho: nel 2020 Edinson Cavani è stato squalificato per tre partite e multato di 100mila sterline dalla FA dopo che la sua risposta pubblica al messaggio di un amico su Instagram utilizzava il termine spagnolo "negrito".

L'uruguaiano, che all'epoca giocava ugualmente nel Manchester United, aveva prontamente cancellato il post e si era scusato dopo essere stato informato delle connotazioni razziste del suo messaggio, rilasciando il giorno successivo una dichiarazione in cui si dichiarava "totalmente contrario al razzismo". In aggiunta alla squalifica, la Federcalcio inglese aveva ordinato a Cavani di seguire un corso di formazione. Garnacho potrebbe ora essere colpito da un destino analogo.

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