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Garcia da esonero, i tifosi del Napoli fanno esplodere la protesta #GarciaOut: quando può succedere

#GarciaOut è l’hashtag che prende piede ed esplode sui social subito dopo il pareggio inatteso, improvvido, convulso del Napoli contro l’Union Berlino.
A cura di Maurizio De Santis
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Rudi Garcia nel mirino dei tifosi del Napoli che ne chiedono l'esonero con l'hashtag #GarciaOut.
Rudi Garcia nel mirino dei tifosi del Napoli che ne chiedono l'esonero con l'hashtag #GarciaOut.

#GarciaOut è l'hashtag che prende piede ed esplode sui social subito dopo il pareggio inatteso, improvvido, convulso del Napoli contro l'Union Berlino. La protesta dei tifosi partenopei converge tutta verso una sola richiesta: l'esonero di un allenatore che qualche settimana fa s'è salvato perché Antonio Conte e il presidente, Aurelio De Laurentiis, non trovarono l'accordo e da allora è stato di fatto commissariato. Ma non è detto che, al netto dell'ora delle decisioni solenni e improcrastinabili, qualcosa non possa cambiare in virtù anche di un rapporto con il massimo dirigente che viene da lontano.

La rete dei tedeschi presa in contropiede, scaturita su calcio d'angolo a favore e con una squadra totalmente sguarnita, dà l'esatta dimensione di cosa non è la squadra allenata dal tecnico francese: né carne, né pesce; la brutta copia di quella che nella scorsa stagione era compatta, blindata, spietata, devastante; che non riesce più nemmeno a essere forte con le piccole (caratteristica peculiare in Serie A); che fa una fatica tremenda a fare risultato, soprattutto in caso.

L'esultanza di Fofana dopo il gol del pareggio segnato nella ripresa è l'icona della brutta serata di Coppa del Napoli.
L'esultanza di Fofana dopo il gol del pareggio segnato nella ripresa è l'icona della brutta serata di Coppa del Napoli.

"Posso rimproverare solo una cosa alla squadra, il gol preso in contropiede", dice il francese in conferenza consapevole che un risultato di quel tipo "rovina tanto". Rovina tutto perché riporta tutto al punto di partenza e senza passare dal via. Al Maradona gli azzurri steccano ancora, dopo il Real Madrid (ma la cifra tecnica differente rispetto ai tedeschi è un'aggravante) si lasciano imbrigliare anche dai tedeschi che nel girone erano fermi a zero punti ed erano reduci da una sequenza di ben 12 sconfitte consecutive tra Bundesliga e coppa.

La posizione del tecnico francese non è salda, il rischio esonero è tutt'altro che lontano.
La posizione del tecnico francese non è salda, il rischio esonero è tutt'altro che lontano.

"Siamo delusi dal risultato ma non della prestazione", è il pensiero che Garcia snocciola nel corso della conferenza post-gara sforzandosi di ‘dare forza alla debolezza', di vedere il bicchiere mezzo pieno, di orientare il cammino verso un orizzonte che appare limitato. In fondo, gli è stato chiesto di piazzarsi almeno tra le prime quattro (per giocare la Champions e beneficiare del tesoretto d'introiti) e superare il girone. Poi c'è quella voglia matta di recuperare terreno per prendere parte anche al Mondiale per Club, ma quella è pia ambizione alla luce dei punti da rosicchiare e dell'andamento lento attuale.

La delusione dei calciatori azzurri dopo il triplice fischio.
La delusione dei calciatori azzurri dopo il triplice fischio.

Garcia è sì rimasto in sella ma non è detto che al prossimo giro (la pausa per la Nazionale) non venga disarcionato. Oppure che non gli capiti qualcosa di molto simile a quanto vissuto da Ancelotti: mise in tasca la qualificazione agli ottavi di Champions e poi ricevette il benservito.

Nel prossimo week-end si disputerà la 12ª giornata: al Maradona cala l'Empoli che in classifica è penultimo e ha numeri da retrocedenda. Incappare in un altro (mezzo) passo falso potrebbe provocare uno smottamento fatale all'allenatore.

La disperazione di Kvara per l'occasione sprecata in casa contro l'Union.
La disperazione di Kvara per l'occasione sprecata in casa contro l'Union.

Questione di tempi ma il destino, da qualsiasi parte lo si veda, appare segnato anche perché al rientro dopo la sosta il calendario propone un filotto da dentro o fuori: trasferta a Bergamo con l'Atalanta, il Real Madrid al Bernabeu (che assume ben altro significato a causa della frenata con i tedeschi) in Champions, poi Inter e Juventus in campionato.

La serie di impegni ravvicinati si concluderà poi con l’ultima giornata della fase a gironi della Coppa contro il Braga. Un mese o poco più. Anche meno in caso di risultati e prestazioni negative. Il futuro è una palla di cannone accesa che rischia di mandare a picco Garcia e il Napoli.

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