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Garcia a rischio esonero nel Napoli, De Laurentiis fissa una scadenza: l’esito del faccia a faccia

La posizione del tecnico francese non è mai stata salda e la sconfitta contro la Fiorentina sembrava aver dato un’ulteriore spallata. Il presidente De Laurentiis ha deciso di confermare Garcia, che però non avrà carta bianca all’infinito.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tecnico del Napoli, Rudi Garcia, a rischio esonero dopo il ko con la Fiorentina.
Il tecnico del Napoli, Rudi Garcia, a rischio esonero dopo il ko con la Fiorentina.

Rudi Garcia sarà ancora l'allenatore del Napoli. Le voci di un possibile esonero erano aumentate in maniera esponenziale, alimentate anche dal vertice che c'è stato questa mattina in un albergo della città, dov'erano presenti il tecnico e i vertici del club, con il presidente Aurelio De Laurentiis che ha espresso tutte le proprie perplessità per il clamoroso, inatteso, preoccupante (notevole) passo indietro fatto sia a livello di prestazione e che di tenuta di squadra contro la Viola.

Sì va avanti assieme fino alla prossima sosta quando, dopo Verona, Union in Champions e Milan, il quadro sarà ormai chiaro. E arriverà il tempo delle decisioni inesorabili, nel bene o nel male. La scadenza è fissata ai primi di novembre, dentro o fuori.

Se i tweet del massimo dirigente dopo le sfide contro Bologna, Udinese e Lecce erano sembrati in qualche modo incoraggianti e di sostegno nei confronti del francese, anche rispetto a certe fibrillazioni interne, quanto accaduto nelle ultime ore, complice la sosta, ha riacceso i riflettori sul possibile licenziamento dell'attuale guida tecnica.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, riflette sull'esonero di Rudi Garcia.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, riflette sull'esonero di Rudi Garcia.

Una ipotesi tangibile, per nulla dettata solo ‘dalla pancia' ma frutto di una riflessione approfondita nel timore che, dopo l'annata dello scudetto, la squadra resti impaludata in mezzo al guado e, per giunta, con la prospettiva di finire fuori dalle prime quattro. "Dimostreremo che hai torto", è stata la replica di Garcia in conferenza al giornalista che avanzava obiezioni.

Nemmeno il confronto chiarificatore e il cosiddetto ‘consiglio dei saggi' sembra siano stati sufficienti a tenere la barra a dritta: i partenopei restano in balia di loro stessi e di scelte sbagliate prese per il dopo Spalletti. Era stato proprio De Laurentiis a volere l'ex allenatore di Roma, Lione, Marsiglia e Al-Nassr (dal quale era stato sollevato dall'incarico) convinto che la sua esperienza sarebbe stata sufficiente a reggere le sorti di una squadra che gioca a memoria. Qualcosa è andato storto.

L'amarezza di Osimhen: l'attaccante sostituito nella ripresa.
L'amarezza di Osimhen: l'attaccante sostituito nella ripresa.

La sconfitta pesante contro la Fiorentina in casa ha avuto effetti devastanti e l'ennesimo "vaffa" metaforico preso dal tecnico (Politano, dopo Kvaratskhelia e Osimhen oltre ai mal di pancia di Mario Rui e del suo agente) entra nel corredo accessorio di un ambiente scontento, deluso, smarrito che in campionato si ritrova dopo 8 giornate al 5° posto e fuori dalla zona Champions (-3 dalla quarta posizione occupata da Juve e toscani), -5 dall'Inter seconda e addirittura -7 dal Milan capolista.

Nel girone di Coppa è ancora in corsa ma il trend è tutt'altro che saldo sia per le incertezze palesate col Braga sia per la necessità di far punti dopo lo stop bruciante con il Real Madrid. Un anno fa il Maradona salutava con un boato il successo sul Liverpool, adesso è costretto ad accontentarsi di un ko di misura e di quel concetto di "usciti a testa alta" che in questo momento significa tutto e niente. E poco si addice a una squadra che ha perso smalto, magia, equilibrio pur avendo mantenuto la stessa ossatura (ha ceduto solo Kim) integrandola con innesti interessanti (Lindstrom, oltre Natan e Cajuste).

Igor Tudor tra i possibili candidati alla panchina del Napoli.
Igor Tudor tra i possibili candidati alla panchina del Napoli.

I distacchi non sono incolmabili ma vengono percepiti come una voragine considerata la situazione contingente. Il fatto stesso che il vice-presidente, Edoardo De Laurentiis, per caricare il gruppo nell'intervallo della sfida con i Gigliati evochi una frase simbolo dello Spalletti-pensiero (quella degli uomini forti e dei destini forti) lascia bene intendere come Garcia sia altro rispetto a questo Napoli. Ma nonostante tutto questo l'esonero di Garcia non arriverà.

L'incontro che c'è stato tra il tecnico, il presidente e i suoi più stretti collaboratori, hanno portato alla conferma di Rudi Garcia. De Laurentiis è convinto della sua scelta e non ritiene, nonostante l'ultima scoppola, di dover cambiare guida tecnica già adesso, nonostante ci sia la pausa delle nazionali. Garcia è volato verso la Francia per due giorni di break, tornerà mercoledì a Castel Volturno e guiderà regolarmente l'allenamento con i calciatori che sono rimasti a Napoli.

Ma l'ex tecnico giallorosso non è saldo a prescindere. Perché De Laurentiis gli dà tempo fino alla pausa di novembre. Le prossime sei partite – quattro di campionato con Verona, Milan, Salernitana e Empoli e le due di Champions con l'Union Berlino – saranno decisive. Quindi resta in attesa Igor Tudor che in Italia è stato vice allenatore della Juve, sulle panchine di Udinese e Verona, ed è reduce dall'avventura di Marsiglia (48 partite con una media di 1.83 punti a match) che sembrava già pronto a sbarcare a Napoli. Attenzione però anche a Marco Giampaolo e Antonio Conte.

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