Gara a porte chiuse ma non per i tifosi del Porto: ultras festeggiano sul tetto dello stadio

Incredibile ma vero: in Portogallo durante una delle ultime partite disputate per la Superliga, malgrado le porte chiuse, alcuni tifosi del Porto sono riusciti ad aggirare il lockdown in un modo di certo molto singolare: sono saliti sulla parte più alta delle mure di cinta dell'impianto e hanno dato vita a cori e festeggiamenti con tanto di fumogeni. Il tutto ripreso in diretta televisiva. E adesso il Porto dovrà rispondere direttamente alle autorità per capire come tutto ciò sia stato possibile.
Anche in Portogallo, come in moltissimi altri Paesi in cui si è tornati o si sta tornando a giocare, il calcio si vive a porte chiuse. Stadi proibiti, tribune vuote, fino a nuovo ordine. Che verrà dettato dal virus e dalle curve epidemiologiche che ne tracceranno la possibile scomparsa. Fino ad allora nessun tifoso allo stadio, o quasi, vedendo cosa è accaduto durate Porto-Maritimo, seconda partita post Covid del campiuonato portoghese. All'Estadio do Dragao, completamente deserto nei suoi oltre 50 mila posti la capolista ha ospitato il Maritimo che milita nelle zone vicine alla retrocessione. Una gara combattuta, vinta di misura dai padroni di casa e che ha visto in campo nei minuti finali anche una espulsione nel Porto che ha lasciato incerto il risultato fino alla fine.
Con questa vittoria il Porto resta in vetta alla classifica portoghese incalzato dal Benfica ma ciò che ha reso Portp-Maritimo una gara unica è stato a causa di quanto accaduto sul ‘tetto' dello stadio quando ha fatto capolino un nutrito gruppetto di tifosi che hanno aggirato la chiusura dell'impianto decidendo di scavalcare le mura di cinta. Un comportamento pericoloso che potrebbe essere un precedente anche in altri impianti. Le autorità stanno verificando come tutto ciò sia potuto accadere e il Porto potrebbe subire anche una sanzione per responsabilità diretta