Galtier attacca i tifosi del Nizza per lo striscione contro la madre: “Ha 83 anni e ha il cancro”
Il PSG è tornato alla vittoria in casa del Nizza grazie alle reti di Messi e Sergio Ramos, con la panchina di Galtier che ora sembra un po' più salda almeno fino alla fine della stagione. Nella capitale francese nei giorni scorsi avevano messo in discussione la permanenza dell'allenatore fino alla fine dell'anno perché le due sconfitte di fila avevano rimesso in discussione la Ligue 1.
La vittoria di Nizza ha certamente placato gli animi anche nello spogliatoio, che è sempre una polveriera: una parte del gruppo non apprezza le disparità di trattamento riservate a Messi e Neymar, troppo tutelati secondo loro da Galtier; e così c'è sempre un clima poco tranquillo sia negli allenamenti che nelle situazioni di difficoltà.
La gara di Nizza ha riportato il sereno ma per il tecnico è stata molto dura, vista l'accoglienza che gli hanno riservato i suoi ex tifosi: Galtier nella scorsa stagione era sulla panchina dell’OGCN ed è stato oggetto per tutta la gara di cori e insulti, con un grande striscione con una frase offensiva rivolta alla madre dell’allenatore che ha fatto saltare ogni tipo di freno alle parti in causa.
Dopo il fischio finale, l'allenatore del PSG si è diretto sotto la curva dove era stato esposto lo striscione con i pollici alzati e la reazione scatenando dei suoi ex tifosi, e di alcuni tra i suoi ex giocatori del Nizza, è stata molto dura.
Il principale indiziato da parte di Galtier è stato Todibo, a cui ha rivolto questa frase: “Tu l’hai visto lo striscione? E se lo facessimo a te?”.
Nel corso della conferenza stampa, il tecnico della capolista della Ligue 1 ha mostrato tutta la sua : "Perché ho reagito così? Avete visto? Avete letto? Mia madre ha 83 anni e si sta riprendendo dal cancro. Punto. Se le persone che oggi sono state qui in tribuna quest’anno si stanno godendo delle partite europee è grazie al mio lavoro, è grazie a ciò che ho fatto nella scorsa stagione e questo va oltre a ciò che pensano".
Momenti davvero concitati, che verranno spazzati via con il passare dei giorni, ma si tratta di vicende che non c'entrano nulla né con il calcio né con lo sport.