Galliani scrive una lettera ai calciatori del Monza: “È tutto qui quello che volevo dirvi”
Scommettere ad ora sulla salvezza del Monza appare un atto di fede potente, vista la situazione di classifica disastrosa della squadra brianzola, ultima con soli 10 punti ottenuti nelle prime 19 giornate di campionato (una sola vittoria, 7 pareggi e 11 sconfitte). Lecce e Cagliari terzultimi sono distanti 7 lunghezze, a quota 17, con in mezzo il Venezia a 14. L'avvicendamento in panchina tra Nesta e Bocchetti poco prima di Natale non ha dato risultati: il nuovo allenatore ha perso le successive due partite con Parma e Cagliari, portando a sei la striscia di sconfitte consecutive, il che significa aver ottenuto zero punti sui 18 disponibili. Con queste premesse salvarsi assomiglia a un'utopia, serve uno scossone bello forte e Adriano Galliani ha provato a darlo scrivendo una lettera ai calciatori del Monza, invitandoli a dare tutto, crederci, oppure in caso contrario abbandonare la nave.
La lettera di Adriano Galliani ai calciatori del Monza: "Questo è quello che dobbiamo fare"
"50 anni di calcio mi hanno insegnato che le parole, soprattutto quando si va male, non servono a nulla, per cui nessuna parola, ma obiettivo da raggiungere. Voi, e ripeto Voi, nel girone di andata dello scorso campionato siete stati in grado di conquistare 25 punti. Questo è quello che dobbiamo fare nel girone di ritorno di quest'anno", è lo sprone dell'80enne Ad del club di proprietà della famiglia Berlusconi, che dunque fissa la quota salvezza – calcolatrice alla mano – a 35 punti, un bottino che nelle ultime stagioni è stato spesso sufficiente a mantenere la permanenza nella massima serie. Quel "Voi" sottolineato due volte vuole peraltro rimarcare che la squadra della scorsa stagione è sostanzialmente la stessa di oggi, avendo in meno solo Di Gregorio e Colpani.
Il messaggio di Galliani: chi non ci crede vada pure via
Il messaggio consegnato ai naviganti da Galliani continua con un ammonimento: "Se qualcuno di voi pensa sia impossibile e non intende mettere cuore, testa e anima nell'impresa, è pregato di farmi chiamare dal proprio procuratore onde verificare se esistono le condizioni ragionevoli per una partenza immediata. È tutto qui quello che volevo dirvi. Ognuno di voi si faccia l'esame di coscienza e trovi dentro di sé la risposta. Grazie".
L'esperto dirigente insomma non vuole lasciare niente di intentato, se c'è uno che ne ha viste di ogni nella sua lunghissima avventura nel calcio è proprio lui. E magari una mano a Bocchetti potrebbe arrivare dal mercato di gennaio: interessa Cyril Ngonge, che a Napoli gioca pochissimo, e poi c'è il sogno Lorenzo Insigne, in uscita da Toronto ma col problema del mega ingaggio che si porta dietro.