Galliani miracolato dal Covid: “Ringrazio la Madonna, putroppo non sono stato un buon cattolico”
Adriano Galliani se l'è vista davvero brutta quando un paio di mesi fa è stato ricoverato all'Ospedale San Raffaele di Milano a causa del Covid. La degenza dell'Ad del Monza è durata un paio di settimane, di cui una trascorsa in terapia intensiva. Un'esperienza drammatica, che il braccio destro di Berlusconi aveva descritto così: "I dieci giorni più lunghi della mia vita".
"Avevo davanti a me solo un muro – aveva raccontato – Il reparto di terapia intensiva non ha finestre. All'interno ci sono solo letti, non c'è nemmeno il bagno. Dico con molta franchezza che ho temuto di morire. La salute è l'unica cosa che conta nella vita".
Oggi che il peggio è alle spalle ed è guarito, Galliani può aprire il suo cuore al settimanale ‘Maria con te' per confessare visioni che trascendono le cose umane. È il racconto accorato di un uomo che sente di essere stato toccato dal Divino: "Ho combattuto una dura battaglia per la sopravvivenza che non avrei vinto senza l'aiuto della fede. Dal 10 al 17 marzo sono stato in terapia intensiva, una prova durissima".
Galliani in particolare spiega a chi ha rivolto le proprie preghiere: "Soprattutto devo ringraziare la Madonna che mi ha sostenuto: senza di Lei sarei sprofondato in un abisso. Nel pericolo mi sono rivolto ogni giorno a Maria. Purtroppo non sono stato un buon cattolico, non rispettando sempre le regole, ma nel mio cuore non si è mai spenta la fede, intesa come una fonte di speranza e di forza. Alla luce degli ultimi avvenimenti, dopo un esame di coscienza, mi rendo conto di avere sbagliato pregando Maria con tanta intensità mentre temevo per la mia vita e mi riprometto di rivolgere a Lei il mio pensiero anche nei periodi migliori”.
Il dirigente del Monza dunque vuole cogliere questa seconda opportunità che gli è stata data per essere una persona migliore e rispetterà il voto fatto quando la sua vita era in pericolo di salire in pellegrinaggio al santuario della Madonna di San Luca a Bologna: "Voglio ringraziarla per il sostegno che mi ha dato durante la malattia. Ho parlato della mia esperienza senza retorica e non per dare di me stesso una immagine edificante. Ha solo il valore di una testimonianza di fede, con un messaggio rivolto a chi soffre e a chi, come me, ha superato la sofferenza: preghiamo nel male, ma anche nel bene, perché abbiamo sempre bisogno di Maria".
Adesso Galliani può tornare a dedicarsi alla passione della sua vita, il calcio: dopo aver fallito la promozione diretta in Seria A, il suo Monza ci riproverà tramite i playoff. I brianzoli attendono in semifinale la vincente del turno preliminare tra Cittadella e Brescia.