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Morte di Silvio Berlusconi

Galliani dice addio a Berlusconi: è il dolore di chi gli ha camminato al fianco tutta la vita

Per chi come Adriano Galliani oggi ha perso una parte così grande della sua vita, le parole non servono o più probabilmente faticano ad uscire, a differenza delle lacrime: l’addio a Silvio Berlusconi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dici Silvio Berlusconi e ti viene in mente subito Adriano Galliani: se si parla di calcio, i due nomi sono inscindibili. Mente e braccio, idee visionarie e loro trasformazione in realtà, campioni nominati a pranzo dall'uno e poi portati immediatamente a Milanello dall'altro. Più giovane di 8 anni rispetto all'ex presidente del Milan e del Monza scomparso oggi a 86 anni, Galliani è stato molto più che il braccio destro di Berlusconi nel mondo del calcio: un'estensione dei suoi pensieri, anche quando sembravano irrealizzabili.

Per chi come Adriano oggi ha perso una parte così grande della sua vita, le parole non servono o più probabilmente faticano ad uscire, a differenza delle lacrime: "Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l'amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre 43 anni. Riposa in pace caro Presidente. Con tanto, tanto amore", è il messaggio che spiega il grande dolore di chi ha camminato al fianco per oltre mezzo secolo – probabilmente come pochi altri – di Silvio Berlusconi.

Qualche tempo fa Galliani raccontò "il momento esatto in cui la sua vita cambiò", ovvero quando incontrò Berlusconi, 54 anni fa: "Lo ricordo come fosse ora: 1 novembre 1979. Mi invitò a cena ad Arcore. Mi chiese se con la mia Elettronica industriale, piccola azienda che portava in Italia il segnale delle televisioni straniere (Telemontecarlo e Tv Svizzera) fossi in grado di costruire tre reti nazionali. Io dissi di sì. Lui mi rispose: ‘Bene, il prezzo lo faccia lei'. Pagò un miliardo delle vecchie lire per il 50% della mia azienda".

Un rapporto tanto stretto quanto scandito dalla riverenza che portava Galliani a rivolgersi tuttora col "lei" al suo attuale presidente al Monza: "Il lei ha un senso – spiegò al Corriere della Sera – Mi ricordo una risposta di Cesare Romiti quando gli chiedevano perché desse del lei all'Avvocato: ‘Il lei non toglie intimità, ma dà più autonomia'. Abbiamo vinto 29 trofei dei 48 totali del Milan, dal 1899. E adesso abbiamo vinto Serie C e B con il Monza".

Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, una vita assieme
Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, una vita assieme

Nel 2021 Galliani fu colpito dal Covid e finì in terapia intensiva, in quel frangente toccò con mano quanto il suo sentimento di affetto per Berlusconi fosse ricambiato: "Oltre alla mia famiglia, la persona che mi è stata più vicino è Silvio Berlusconi –  raccontò dopo essere guarito – era preoccupato per me, mi scriveva continuamente e mi dimostrava tutto il suo affetto. Anche quando non potevo rispondere a causa della stanchezza trovavo le sue chiamate. Una dimostrazione d'amore. Io ho vissuto tre delle quattro vite di Berlusconi, non ero al suo fianco soltanto nella vita da costruttore. Per il resto sono sempre stato con lui, ovunque abbia deciso di primeggiare, dalla televisione al calcio alla politica. Un giorno mi disse: ‘Vogliamo portare il Milan in cima al mondo?'. In tre anni abbiamo vinto la Coppa Intercontinentale".

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