Galeone spinge Allegri alla Roma e attacca Vlahovic: “Un milione al mese per non saper stoppare un pallone”

Giovanni Galeone non ha una grande considerazione del calcio italiano di questi tempi e si è scagliato contro alcuni dirigenti di club importanti: "Oggi ci sono analfabeti che pretendono la cattedra universitaria. E nel calcio è lo stesso. Vallo a spiegare a quelli del Milan: mandano via gente come Maldini e Massara — tra i più bravi in circolazione — e mettono Ibrahimovic. Grande calciatore, per carità. Ma che dirigente è? Che società è diventata quella rossonera? E di esempi ce ne sono mille".
L'ex allenatore di Pescara, Perugia e Napoli ha usato parole durissime, in un'intervista al Corriere della Sera, anche nei confronti di Dusan Vlahovic: "La Juve? Dico solo questo: dà un milione netto al mese a Vlahovic, forse l’unico giocatore slavo — e io me ne intendo, li adoro da 80 anni — che non sa stoppare una palla: non ci riesce proprio. Chissà ora vediamo con l’arrivo di Tudor".

Galeone: "Allegri lo vedrei benissimo alla Roma, sono stato arrabbiato con lui"
Galeone è convinto che la Roma possa essere la squadra giusta per Massimiliano Allegri: "Glielo auguro. Anche se sono stato arrabbiato con lui. Per un po’ mi ha chiamato e non mi andava di rispondere. Era diventato troppo pigro. Deve allenare, è bravissimo. Chissà, magari esagero. Magari non dipende solo da lui. Non arriva la chiamata giusta. Fossi stato il Milan, di corsa. Ma poi ci siamo sentiti e mi ha detto che non ci va. Ecco: alla Roma lo vedrei benissimo. Poi va a sapere. Io ‘sto calcio non lo capisco più".
Il nome dell'ex allenatore della Juventus è stato accostato ripetutamente al Milan ma molto dipenderà dal direttore sportivo che il club rossonero sceglierà in vista della prossima stagione.

Allegri è stato inserito anche tra i papabili tecnici della Roma per il post-Ranieri ma, in questo momento, la candidatura di Gasperini sembra prendere sempre più corpo. Siamo a primavera ed è presto per capire questi movimenti, ma Max sembra pronto per rimettersi in gioco dopo un anno di stop. Parola di Galeone.