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Morto Paolo Rossi, l'eroe del Mondiale 1982

Galderisi a Fanpage: “Paolo Rossi è stato per me un fratello e un maestro”

Ex compagno di squadra di Paolo Rossi, nella Juventus e in Nazionale, Giuseppe Galderisi ha ricordato l’eroe del Mondiale 1982 con parole commoventi: “È la persona che a cui devo di più sotto tutti i punti di vista, umano e sportivo. Con la sua scomparsa mi sembra di aver perso anche una parte di me”.
A cura di Alberto Pucci
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Tra i tanti protagonisti del nostro calcio, che hanno vissuto a fianco di Paolo Rossi gran parte della loro carriera, c'è anche Giuseppe Galderisi. Arrivato alla Juventus a soli diciassette anni, l'ex attaccante e oggi allenatore ha avuto in ‘Pablito' un punto di riferimento fondamentale: "Sono cresciuto con lui – ha dichiarato ai nostri microfoni – L'ho seguito e inseguito, ho imparato da lui e ho condiviso tanti momenti".

"Ero il suo compagno di camera dopo il mondiale 1982 e da Paolo Rossi ho veramente imparato tanto. Ho un ricordo incredibile dei suoi occhi, del suo sorriso, della sua faccia da bambino, dell'umiltà e del suo cuore grande. Gli devo molto, in tutto e per tutto. Anche durante i Mondiali in Messico, dove lui non giocava mentre io sì, mi è sempre stato vicino. Da lui ho preso molte cose positive e anche qualche insegnamento di vita. Per me è stato un fratello e un maestro".

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Quanto è stato importante per te averlo a fianco nel primo anno alla Juventus?

"In quella Juventus io ho esordito quando lui purtroppo era squalificato, ma mi sono sempre allenato con Paolo. Credo che Trapattoni mi mise in camera con lui proprio per cercare di rubargli qualcosa. Era un attaccante che a me faceva impazzire..,.la sua rapidità, la furbizia, il senso del gol, tutte cose che mi sono un po' ritrovato nella mia carriera. L'ho sempre seguito e ci siamo anche scambiati le maglie quando io sono andato al Milan e lui al Verona. Nel percorso della mia carriera calcistica c'è molto di Paolo Rossi. È la persona che a cui devo di più sotto tutti i punti di vista, umano e sportivo".

Prima Maradona adesso Rossi, questo ultimi giorni del 2020 sono stati tragici per il calcio

"È un 2020 che vorrei cancellare. Con la loro scomparsa mi sembra di aver perso anche una parte di me – ha concluso Galderisi – Diego e Paolo sono stati calciatori che ho amato e vissuto, che ho apprezzato in tutto e per tutto. In questo momento tutta l'Italia sta soffrendo e con loro se n'è andata anche una parte della mia vita".

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