Gabriel sventa una rapina, il difensore dell’Arsenal lotta con i ladri: erano armati di spranghe
Paura a Londra per Gabriel dos Santos Magalhães, meglio noto come Gabriel, il difensore dell'Arsenal classe 1997, che è stato inseguito dai ladri fino all'interno del suo garage. L'ex Lilla era infortunato al momento del tentativo di rapina accaduto lo scorso mese d'agosto. L'obiettivo dei malviventi era la sua auto, una Mercedes, che il giocatore aveva appena parcheggiato in garage. Era in compagnia di un amico Gabriel, secondo la ricostruzione fatta dal ‘The Sun', quando due uomini sono spuntati dall'esterno dell'abitazione chiedendogli le chiavi della vettura, il telefono e l'orologio. Ne sono seguiti attimi concitati che hanno fatto temere il peggio.
I ladri erano armati di spranghe di ferro e non hanno fatto in tempo ad avvicinarsi alla macchina che Gabriel ha reagito cercando di allontanarmi combattendo con loro a mani nude. Il video dell'aggressione è stato pubblicato quest'oggi, a quattro mesi di distanza, dalla Polizia e la CCTV ha messo in circolazione le immagini che hanno fatto indignare l'Inghilterra. Si vedono chiaramente due uomini incappucciati nel filmato che segue, ma soprattutto si vede Gabriel colpire in faccia il suo aggressore prima di lottare con lui e afferrare il suo cappello fino a quando il ladro è riuscito a scappare ed è scappato con il suo complice. Con loro anche un terzo membro della banda, che si era assicurato che i cancelli elettronici fuori casa rimanessero aperti.
Uno dei due uomini, un 26enne, è stato incarcerato per cinque anni per tentata rapina e possesso di armi. Ai giudici ha spiegato di non essersi reso conto che si trattasse di un giocatore dell'Arsenal e di essere stato attratto dall'auto e della case, collegando entrambi i beni a una persona sicuramente molto ricca. Quello di Gabriel è solo l'ultimo episodio del genere capitato a un giocatore dell'Arsenal. Già nel luglio 2018 infatti, il collega Sead Kolasinac dovette combattere contro due uomini armati che cercarono di derubarlo. Successivamente toccò anche a un altro compagno di squadra, Mesut Ozil.