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Gabriel Batistuta ‘abbraccia’ Francesco Totti: “Caro Francesco, c’è vita dopo il calcio”

In occasione della prima del docu-film sulla sua vita, in programmazione a Roma questa sera, Gabriel Batistuta ha colto l’occasione anche per parlare del suo e del ritiro dal calcio di Francesco Totti: “Imparerà a dedicarsi ad altri aspetti della vita. Il suo addio è stato traumatico, avrebbe potuto dare ancora molto”
A cura di Alessio Pediglieri
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30 gol in 63 presenze ma soprattutto una Supercoppa Italiana e uno Scudetto: Gabriel Batistuta è ancora un mito per i tifosi giallorossi a distanza di quasi 20 anni di distanza dalle tre stagioni in Capitale legate a doppio filo anche con Francesco Totti, un giovanissimo talento in erba capace già allora di esaltare le platee capitoline. E quando ‘Batigol' torna a parlare di Roma e del Pupone, tutta Roma lo ascolta come in occasione della presentazione del suo docu-film, in Capitale.

Il docu-film su Batigol

Gabriel Batistuta, ex bandiera anche della Fiorentina e straordinario attaccante della Roma campione d'Italia, era infatti ospite d'onore alla festa del cinema di Roma per presentare il documentario girato su di lui dal titolo emblematico: ‘El numero nueve' diretto da Pablo Benedetti. Il docu-film è in programma stasera alle 21.30 nella sezione Alice nella citta', che ovviamente racconterà anche gli anni in giallorosso, insieme ad un grande ex, Francesco Totti.

L'addio di Totti al calcio e alla Roma

Proprio sul Pupone e sul suo ritiro dal calcio – e dalla Roma – Batistuta ha voluto esternare il proprio pensiero:  "L'addio al calcio di Francesco Totti è stato abbastanza drammatico perchè si sentiva ancora un giocatore valido e, dopo 25 anni sui campi, non riusciva a immaginare una vita senza il pallone. Ma credo che lo capirà, come ho fatto io anche se per me è stato diverso"

Io sono stato fortunato paradossalmente rispetto a Francesco: il mio problema alle caviglie mi ha costretto a smettere e, dopo sei mesi, se pensavo al pallone mi veniva da piangere. Francesco invece non voleva lasciare e ha sofferto molto.

Le cose semplici della vita

Batistuta ha ancora fiducia nel Totti uomo e sa che sarà in grado di superare la difficoltà di restare senza calcio (ed senza Roma), dedicandosi a tutti gli altri aspetti della vita, messi in secondo piano per la professione da calciatore: "Deve capire cosa fare, deve capire che c'è una vita fuori dal calcio. Io ho deciso di lasciare e dedicarmi in Argentina alla campagna; ho cercato di prendere un brevetto da pilota e poi ci sono i miei figli, sono adolescenti ed è questo il momento di godermeli"

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