Gabigol arrestato (e poi rilasciato) dopo una bisca clandestina con 200 persone
L'ex giocatore dell'Inter Gabigol è stato arrestato ieri all'alba per esser stato beccato in una bisca clandestina nel quartiere di Vila Olímpia, a sud di San Paolo, in Brasile. L'attuale attaccante del Flamengo è stato portato alla stazione di polizia con altre 200 persone (tra cui il cantante brasiliano MC Gui) ma, dopo aver firmato un mandato promettendo di rendere testimonianza a riguardo in futuro, è stato immediatamente rilasciato.
In un'intervista con il quotidiano brasiliano Globo, il capo della polizia Osvaldo Nico Gonçalves, del Dope (Dipartimento delle operazioni strategiche di polizia) ha rivelato che al momento dell'irruzione nella bisca clandestina Gabigol è stato trovato nascosto sotto un tavolo: "Era un po' nervoso per la presenza della polizia, ma poi è stato portato alla stazione di polizia, dove è stato ascoltato" ha poi aggiunto il capo della polizia.
All'operazione hanno partecipato agenti della Vigilanza Sanitaria, Procon-SP e della Polizia Civile e Militare. Il DPPC (Dipartimento di Polizia per la Protezione della Cittadinanza) indagherà sul caso. L'esistenza di un casinò clandestino si qualifica come reato ma non si traduce in reclusione. Lo stesso vale per Gabigol e per le altre persone che sono state trovate all'interno della bisca: il gioco d'azzardo è considerato un reato ma non prevede l'arresto. Per l'ex calciatore dell'Inter non ci sarà dunque la detenzione, ma ciò non gli ha risparmiato le critiche per il comportamento deplorevole "reiterato". Già, perché è la seconda volta che finisce nell'occhio del ciclone dal suo ritorno in Brasile dopo che lo scorso maggio, in piena pandemia, era stato sorpreso a fare festini e grigliate nella propria abitazione.