Furia Sarri, Coppa Italia sbagliata: “Inconcepibile, creata ad arte per squadre più visibili in tv”
Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Mediaset Canale 5 al termine della sfida persa dalla sua Lazio 4-0 contro il Milan nei quarti di finale di Coppa Italia. Il tecnico biancoceleste analizza la sconfitta e se la prende con un atteggiamento di squadra collettivo sbagliato: “Eravamo spenti, spero che il problema sia stato fisco: se è mentale è più preoccupante – ha detto l'allenatore – Peccato perché era un periodo di prestazioni di buon livello, siamo tornati ai vecchi tempi". Sarri si dice deluso dalla prestazione della Lazio che praticamente non ha mai creato pericoli a Maignan: "Negli ultimi due mesi non c’erano stati alti e bassi: mi aspettavo una prestazione diversa, con il Milan puoi perdere ma non così. E’ una gara che mi lascia perplesso, speriamo di riprenderci subito".
Poi l'ex tecnico di Napoli, Juventus e Chelsea torna sul problema relativo al format della Coppa Italia che ritiene non trasparente: "È inconcepibile, la coppa nazionale più venduta del mondo è la FA Cup, con un sorteggio fatto in diretta televisiva, può toccarti chiunque – ha sottolineato Sarri – Al Chelsea abbiamo affrontato il Liverpool ai trentaduesimi, qui non succede: la Coppa Italia è antisportiva per questo, ma con stasera non c’entra niente". Sarri chiude l'argomento con una stilettata: "Questa Coppa Italia sembra essere stata creata ad arte per convogliare le squadre più visibili televisivamente nelle ultime fasi".
Il tecnico poi tranquillizza i tifosi della Lazio rassicurando tutti sulle condizioni fisiche di Ciro Immobile, uscito infortunato nel finale di gara: "Un colpo forte sul collo del piede, speriamo di recuperarlo subito, vediamo domani". Dispiacere dunque nell'aver visto la sua squadra ballare così tanto in difesa e soprattutto a centrocampo. L'allenatore della Lazio ricorda: "Dal punto di vista del palleggio il Napoli era superiore, dobbiamo trovare la nostra dimensione: non siamo quelli di stasera, siamo tornati all’antico difetto“.