Funerali di Mario Corso, Castellini: “Un sinistro così l’ho visto solo a Maradona”
Si stanno svolgendo a Milano i funerali di Mario Corso, scomparso all'età di 78 anni. Straordinario interprete del calcio anni '60, ‘Mandrake' sta ricevendo l'ultimo saluto dalla ‘sua' Milano con la cerimonia funebre che si sta celebrando alla Basilica di Sant'Ambrogio. Tanti i cittadini presenti per salutare l'ex campione nerazzurro, insieme alle autorità cittadine e ai rappresentati delle società di cui ha vestito la maglia. Anche alcuni striscioni, appesi lungo il percorso, in ricordo del ‘mito' calcistico di ‘Mariolino', indimenticabile artista di un calcio che fu precursore di quello moderno. "Con l'Inter nel cuore anche all'ultimo, ciao Mariolino" è il ricordo che ha voluto dedicargli la Curva Nord, la frangia più calda e appassionata del tifo interista
Alla cerimonia funebre, iniziata alle 11 di martedì 23 giugno, sono presenti ovviamente molti rappresentanti della ‘Grande Inter' e diversi esponenti nerazzurri degli anni a seguire fino ai giorni nostri. Dall'ex presidente Massimo Moratti, legato moltissimo a Corso attraverso un lungo filo di amicizia che risale ai tempi di papà Mario, a Gabriele Oriali, Carlo Muraro, l'attuale vice presidente nerazzurro Xavier Zanetti e altri ex giocatori come Ivan Ramiro Cordoba. C'è anche Luciano Castellini ex portiere dell'Inter e grande amico di Mario Corso che ha rilasciato una veloce dichiarazione in sua memoria: "Era straordinario, un sinistro così l'ho visto solamente in un altro giocatore: Diego Armando Maradona"
Mario Corso è scomparso nella giornata del 19 giugno 2020, lasciando amarezza e tristezza nel mondo del calcio che lo ha subito celebrato. Uno dei giocatori più bravi e amati, non solo dai propri tifosi, legò la sua carriera ai colori nerazzurri ma riuscì a distinguersi anche nei due anni giocati sotto la Lanterna rossoblù con i colori del Grifone che lo omaggio qualche anno fa con l'inserimento nella ‘Hall of Fame' della società ligure. Rivoluzionario nei modi e nel pensiero, fu il precursore del trequartista moderno, riuscendo a esprimersi con il suo sinistro magico sia sulla fascia sia dietro alle punte, deliziando compagni, tifosi e avversari.