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Fumata nera per i diritti TV della Serie A: la Lega non accetta le offerte di DAZN, Sky e Mediaset

La Lega non ha accettato le offerte pervenute dai vari broadcaster per la Serie A: ora ci sarà un altro giro di trattative private. La nuova assemblea il 14 luglio.
A cura di Vito Lamorte
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Fumata nera per l'assegnazione dei diritti tv del campionato italiano di calcio per il ciclo 2024/2029. La Lega di Serie A ha respinto le offerte fin qui pervenute da DAZN, Sky e Mediaset.

Adesso verrà portata avanti un altro giro di trattative private con i broadcaster e la prossima assemblea per provare a prendere una decisione si terrà il prossimo 14 luglio.

Una situazione abbastanza complicata da sbrogliare, visto che nessuno si aspettava di arrivare fino a questo punto. A metà di giugno era stata presa la decisione di posticipare la decisione fino alla fine del mese per capire quale fosse il modo migliore per procedere.

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I club si sono ritrovati in assemblea per discutere delle offerte presentate dai broadcaster per il prossimo ciclo, ma la decisione è stata quella di non accettare le offerte pervenute: per trasmettere il massimo campionato italiano dal 2024 si sono fatte avanti DAZN e Sky, già titolari dei diritti attuali; e Mediaset, interessata alla partita del sabato sera in chiaro.

Il bando prevede un'offerta minima da 1.15 miliardi di euro a stagione, cifra non raggiunta nel primo incontro e  nemmeno oggi: la Lega ha come obiettivo quello di superare i 927,5 milioni a stagione incassati da DAZN e da Sky per il triennio che si concluderà con la stagione 2023/2024, ma sembra davvero un'impresa titanica.

Nella conferenza stampa al termine dell’assemblea il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha dichiarato: "L’amministratore delegato ha avvisato i club delle trattative in corso. L’assemblea ha deciso di deliberare una proroga per le trattative private, che proseguiranno nelle prossime settimane. Siamo arrivati nel momento decisivo. Noi abbiamo semplicemente replicato quanto previsto dalle linee guida e dal bando, che prevedono che le trattative private potessero essere prorogate di un ulteriore termine, massimo 30 giorni. Nei giorni scorsi avevamo ipotizzato che questo lavoro di trattativa potesse concludersi oggi. Ma è un lavoro molto intenso che va avanti e necessitava della proroga. Siamo nel pieno delle trattative".

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