Frutta, verdura e cocktail specifici: la dieta del calciatore nella calda estate della Serie A
Infortuni, preparazione atletica sbagliata e forse errori anche per quanto riguarda un nuovo regime alimentare adottato dallo staff medico. Sono tante le ipotesi che in queste ore si stanno facendo circa il caos generato nell'ambiente Lazio. A Formello regna il nervosismo per le tre sconfitte di fila e per ciò che è accaduto nell'immediato post partita, con presunte discussioni fra calciatori e staff tecnico-sanitario (poi smentite tramite una nota dalla società). Ma può davvero influire così tanto l'alimentazione in questo periodo? Sicuramente giocare in piena estate, a parte gli impegni con la Nazionale, non è mai stata consuetudine. E allora come capire al meglio quale alimentazione far seguire ai calciatori per far fronte alla perdita di energie, complice il gran caldo e il suo conseguente recupero immediato? A fare chiarezza, c'ha pensato Cristian Petri, nutrizionista ufficiale della Fiorentina e della Nazionale Under21, che a Fanpage.it, ha parlato di quale regime alimentare bisognerebbe adottare in questo periodo.
Il regime alimentare da seguire nel calcio: parla il nutrizionista della Fiorentina
"Il dispendio delle energie è alto e bisogna assicurarsi il reintegro subito dopo la gara". A parlare è Cristian Petri, nutrizionista ufficiale della Fiorentina e della Nazionale Under 21 che ha proposito della dieta a cui si devono sottoporre i calciatori in questo periodo aggiunge: "La cosa più importante è avere sempre un introito calorico importante. Per evitare insorgenza di infortuni. Ciò che non deve mancare è frutta e verdura. Ma anche vellutate".
Fra i tanti metodi, anche divertenti menù coniati appositamente per i calciatori in modo da rendere, anche a livello mentale, meno pesante un pasto: "In questo periodo abbiamo creato degli ‘aperitivi' prima delle gare serali: frullati, estratti, giocando con nomi di cocktail famosi per poi andare avanti, al termine della partita, con la cena". Poche regole, ma fondamentali invece, sugli orari: "Bisogna sempre mangiare 3 ore prima dell' attività – ha aggiunto Petri – e sul post bisogna recuperare il più veloce possibile con parte liquida e successivamente parte solida". Ma non è tutto: "E' fondamentale ed essenziale in tutto questo, il lavoro di cuoco e staff sanitario, che insieme, garantiscono il corretto recupero dei giocatori".
