Frenkie De Jong: “Nouri mi ha aiutato a scegliere il Barcellona quando era in coma”.
Una delle poche notizie piacevoli di questo brutto periodo è stata quella del risveglio dal coma e del ritorno a casa di Abdelhak Nouri, che quasi tre anni fa durante una partita amichevole dell'Ajax ebbe un serio problema cardiaco, nei giorni successivi a quell'incontro il club comunicò che il ragazzo aveva riportato gravi danni cerebrali. Frenkie de Jong che è un buon amico di Nouri ha raccontato che l'ex centrocampista, nonostante fosse in coma, fu decisivo nella decisione di passare al Barcellona.
Nouri dal coma mi aiutò a scegliere il Barcellona
In un'intervista rilasciata a ‘De Wereld Draait Door' il fortissimo centrocampista olandese ha parlato del suo passaggio al Barcellona, e in quella decisione c'è lo zampino di Nouri. Un anno fa de Jong ha ricevuto tante offerte importanti, lo volevano i catalani, ma anche la Juve e il Psg. Lui decise di dire di sì al Barcellona e ha svelato perché:
Andai a trovare Nouri, c'era la madre come sempre con lui. Lei gli ha chiese: ‘Figlio mio dove dovrebbe andare a giocare Frenkie?’ Quando poi lei ha menzionato il Barcellona lui ha alzato un sopracciglio.
de Jong colse quel segnale e decise in quel momento di dire di sì al Barcellona, che lo ha pagato quasi 80 milioni di euro. Si può solo immaginare la commozione in quella stanza di ospedale, e si capisce chiaramente il grande affetto che c'è tra de Jong e Nouri:
E’ stato un momento bellissimo. Mi ha aiutato a scegliere.
Nouri è tornato a casa dopo quasi tre anni
L'8 luglio 2017 in un'amichevole estiva cambiò la vita di Nouri, che subì dei gravi danni al cervello. Dal coma è uscito e adesso finalmente il ragazzo è tornato a casa. Il fratello Abderrahim in un'intervista televisiva ha detto che l'ex calciatore purtroppo non si muove dal suo letto, ma riesce a farsi capire dai suoi familiari:
Non è più in coma, è a casa, dorme, mangia, aggrotta le ciglia, digerisce bene, ma è molto dipendente e non si alza dal letto. È consapevole di dove si trova ed è importare per lui stare in famiglia. È possibile comunicare con lui, guardiamo anche le partite di calcio e reagisce.