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Frattesi è ormai nella sede dell’Inter, De Laurentiis chiama e richiama: “Non firmate!”

Svelato un retroscena su quanto accadde il giorno della firma di Davide Frattesi con l’Inter: il giocatore era ormai nella sede nerazzurra col suo agente, ma il telefono squillava in continuazione.
A cura di Paolo Fiorenza
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Partita a razzo in campionato – con quattro vittorie di fila per aprire la stagione, l'ultima delle quali è stata la mattanza del Milan nel derby – l'Inter viene data da molti come la favorita per lo Scudetto. Tra le argomentazioni a supporto della tesi, c'è la straordinaria profondità della rosa a disposizione di Inzaghi. In particolare, il centrocampo nerazzurro appare davvero ricco, sia numericamente che qualitativamente, nonostante la partenza di Brozovic destinazione Arabia: se Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan sono partiti con lo status di titolari, dietro di loro c'è gente come Sensi, Klaassen, Asllani e soprattutto Davide Frattesi.

Il classe '99 prelevato dal Sassuolo – che col Milan ha messo a segno il suo primo gol con l'Inter – è un vero lusso come panchinaro, come sa bene Luciano Spalletti che non ha avuto dubbi nel fargli giocare l'intera partita dell'Italia contro l'Ucraina, venendo premiato con una doppietta. Frattesi è stato uno dei giocatori più contesi dell'ultima sessione di calciomercato e ci sono state un paio di squadre che hanno fatto di tutto per scipparlo a Marotta e Ausilio, provandoci letteralmente fino all'ultimo momento.

L'esultanza di Davide Frattesi a fine derby: il centrocampista ha segnato il gol del 5-1
L'esultanza di Davide Frattesi a fine derby: il centrocampista ha segnato il gol del 5-1

Il retroscena è stato raccontato da Gianluca Di Marzio nel podcast di ZonaFanta: "Il giocatore aveva dato una priorità all'Inter, dicendo al suo agente: ‘Se mi porti all'Inter, sono contento'. Nel senso che lui si vedeva – anche dal punto di vista tattico, per come giocava l'Inter con questo centrocampo a tre – si vedeva all'Inter. Però non ha detto: ‘Vado all'Inter, dalle altre parti no'. Assolutamente. Tant'è che ci ha provato la Juventus, ma in quel momento non riusciva a fare l'operazione. Avrebbe dovuto fare un prestito con obbligo, ma era un'operazione condizionata ad un'uscita e soprattutto al fatto di rinnovare o meno Rabiot. Ecco, se Rabiot non avesse rinnovato con la Juventus, credo che Frattesi sarebbe stato il suo sostituto alla Juve".

"Ci ha provato la Roma – ha continuato l'esperto di mercato di Sky – ma era una Roma che in quel momento aveva bisogno più di incassare. Entro il 30 giugno la Roma doveva fare delle plusvalenze per incassare e quindi non poteva, avrebbe avuto bisogno di più tempo. Lo stesso Milan avrebbe avuto bisogno di più tempo. Quando il Milan ci ha provato, il giocatore ormai era già in parola con l'Inter, e l'Inter col Sassuolo aveva già un impegno verbale. Anche se il giorno in cui Frattesi ha chiuso con l'Inter, il Milan andò a pranzo con l'agente del giocatore, cercando di capire anche se poteva parlare al telefono col giocatore, se poteva convincerlo che forse era meglio aspettarlo il Milan. Voleva inserire Colombo e Pobega nella trattativa, ma il Sassuolo si era già esposto con l'Inter, aveva già un accordo di massima".

Ma chi più di tutti ha cercato di intromettersi tra Frattesi e l'Inter è stato il Napoli: "La società che ha provato fino a quando Frattesi era in sede assieme al suo procuratore per firmare con l'Inter, che ha provato a fare dei rilanci al telefono, è stato il Napoli. De Laurentiis e Micheli chiamavano in continuazione l'agente del giocatore e Frattesi per noi: "Non firmate! Venite da noi!".

Erano i primi di luglio, il centrocampista romano sarebbe stato di lì a poco acquistato dall'Inter con la formula del prestito oneroso (pari a 6 milioni di euro) con obbligo di riscatto per 22 milioni più 5 di bonus, oltre al 10% in caso di futura rivendita. Il Napoli avrebbe invece virato – per completare la sua mediana – sul nazionale svedese Cajuste, preso il 10 agosto a titolo defintivo dal Reims per circa 12 milioni.

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