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Franco Baresi sul possibile ritorno a giocare di Totti: “A cosa mi fa pensare? A uno scherzo”

Franco Baresi pensa che un eventuale ritorno a giocare di Francesco Totti a 48 anni non sia davvero una cosa seria: “Uno scherzo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Franco Baresi ritiene che un eventuale ritorno di Francesco Totti al calcio professionistico – si è parlato di un'offerta concreta del Como per il 48enne simbolo della Roma – non sia davvero una cosa seria. Il leggendario capitano del grande Milan è notoriamente di poche parole e quando gli si chiede a cosa ha pensato quando ha sentito le parole con cui lo stesso Totti ha lasciato la porta aperta a questa ipotesi ("Non era uno scherzo, l'ho presa un po' seriamente. Mi servono due mesi d'allenamento. Adesso vediamo la testa cosa mi dice, anche se già so la risposta. Vediamo il fisico come reagisce"), è stato lapidario. "Ho pensato a uno scherzo", ha risposto Baresi.

Franco Baresi oggi a 64 anni: è vicepresidente onorario e ambasciatore del Milan
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Franco Baresi e Silvio Berlusconi: "Mi chiedeva di candidarmi, poi ha capito"

L'ex difensore che col Milan ha vinto tutto è ancora oggi – quando sono passati tanti anni dal suo ritiro – amatissimo in tutto il mondo: "Ricevo ancora lettere, persino dalla Cina. Ed è giusto rispondere, rimandare le foto firmate. Ancora mi sorprende: credo di aver lasciato un'immagine riconoscibile. Ed è gratificante. Di certo non pensavo di essere ancora così conosciuto nel mondo. In Italia però mi sento rispettato e amato – ha raccontato al Corriere della Sera, ricordando poi il suo rapporto con Silvio BerlusconiMi sorprendeva quasi sempre. Abbiamo avuto un rapporto molto bello: era attento all'atleta, ma anche alla persona. E ritirare la maglia numero 6 fu qualcosa di mai visto prima. La politica? Qualche volta mi chiedeva se mi sarebbe piaciuto candidarmi a Milano. Poi ha capito che il mio carattere non era adatto".

Baresi alza la Coppa dei Campioni vinta dal Milan nel 1989 contro la Steaua Bucarest
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Baresi non era semplicemente un giocatore del Milan in quei 20 anni – oltre alle giovanili – in cui ha vestito la maglia rossonera, Franchino era il Milan. Come Totti, anche lui non ha avuto altra squadra in tutta la sua carriera: "Il calcio è cambiato, io non ho nemmeno mai avuto un procuratore. Restare al Milan era una cosa naturale. Se ho mai litigato con Liedholm, Sacchi o Capello? Come avrei potuto? Non ho mai avuto problemi con nessuno, forse perché poi li ho fatti vincere… Il leader è sempre un uomo semplice: deve avere coraggio, essere ambizioso ma leale e coerente nei comportamenti, per mettere a proprio agio tutti".

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