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Francia-Portogallo è la partita speciale di Raphäel Guerreiro

Quella tra Francia e Portogallo è una partita speciale per Raphäel Guerreiro. Il laterale della selezione portoghese è nato in a 10 km da Saint-Denis, dove con la Seleçao ha vinto l’Europeo del 2016 battendo in finale i Bleus. A distanza di pochi anni il destino gli ha tirato un altro scherzo e stasera a Budapest le due nazionali si giocano l’accesso agli ottavi di EURO 2020.
A cura di Vito Lamorte
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Raphaël Adelino José Guerreiro si è preso un ruolo di primo piano nel suo Portogallo a EURO 2020. Al debutto del torneo ha vestito i panni dell'uomo che ha sbloccato il match, con il gol all'84' che ha permesso alla selezione lusitana si abbattere la resistenza dell'Ungheria (0-3); mentre nella pesante sconfitta contro la Germania (2-4) ha segnato un autogol e insieme al reparto difensivo hanno sofferto per tutto il match dell'Allianz Arena. L'ultimo turno del gruppo F contro la Francia sarà per vedere chi passerà il turno ma si tratta anche di una delle partite più speciali della carriera del laterale classe 1993.

Il numero 3 del Borussia Dortmund e della nazionale portoghese è nato in Francia, a 10 chilometri da Saint-Denis, e si è formato a Clairefontaine prima di un breve passaggio al Caen e di fare il suo debutto in Ligue 1 con il Lorient nel 2013. Nello stesso anno arrivò l'esordio con l'Under 21 in Portogallo ma Rapha non conosceva la lingua lusitana e l'allenatore Rui Jorge parlava così di quei momenti: "Capisce il portoghese, ma solo se gli parliamo molto lentamente. Ora sta iniziando a dire alcune cose. È molto introverso. Non parla molto". Da quel momento l'ascesa è stata rapida. Fernando Santos lo ha fatto diventare un titolare indiscusso della nazionale portoghese e i numeri sono lì a testimoniarlo: 48 presenze, tre gol e dieci assist.

Raphäel Guerreiro è cresciuto con il cuore diviso: "La scelta non è stata facile. Sono nato e cresciuto in Francia. Mia madre è francese e mio padre è portoghese, ma in casa non parliamo molto portoghese". A livello calcistico però le idee sono sempre state chiare: "Sul calcio ho sempre tifato Benfica e Seleçao, anche se c'era una partita Francia-Portogallo".

Il destino lo aveva messo di fronte alla sua storia già nel 2016, quando Francia e Portogallo si sono incontrati nella finale dell'Europeo e Raphäel Guerreiro fu titolare a Saint-Denis. Praticamente a casa sua. Proprio a pochi km dalla sua abitazione è stato incoronato campione d'Europa e in quell'occasione disse: "Abbiamo realizzato qualcosa di straordinario. Mi dispiace molto per i francesi". Non sono mai mancate parole d'elogio e di gratitudine per la sua ‘seconda patria' ma il destino gli ha tirato un altro scherzo e a Budapest sarà di nuovo Francia contro Portogallo.

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