Francia in crisi, c’è apprensione per i Mondiali in Qatar: “Il gruppo conta più del singolo”
Ancora una brutta prova della Francia in Nations League, che ora rischia la retrocessione in Lega B. I campioni in carica della nuova competizione UEFA hanno perso in casa contro la Croazia e adesso, oltre a perdere aritmeticamente la possibilità di accedere alla Final Four, rischiano di finire nella categoria inferiore a quella attuale.
Con due pareggi e due sconfitta la selezione campione del mondo sta vivendo uno dei peggiori momenti dell'era di Didier Deschamps e, escludendo le grandi competizioni (Europei o Mondiali), il mese di giugno è stato davvero complicato e non si viveva un momento così in casa transalpina dal 2012. Dopo la sconfitta contro la Danimarca e i due pareggi in Croazia e Austria, i campioni del mondo in carica hanno perso anche nel remake della finale della Coppa del Mondo del 2018 e hanno confermato i sospetti dei giorni scorsi: questa attuale è una delle serie peggiori dell'era Deschamps.
Da quando l'ex centrocampista è approdato sulla panca dei Bleus, la Francia ha avuto solo tre periodi peggiori: febbraio-giugno 2013 (quattro sconfitte, un pareggio e una vittoria), marzo-giugno 2015 (tre sconfitte, una vittoria) e giugno-settembre 2021 (una vittoria e cinque pareggi). Queste serie hanno un denominatore comune, ovvero si svolgono sempre durante la seconda parte della stagione e mai a metà della prima, quando hanno lavorato per mettere le basi della stagione con il proprio club.
Dopo il flop a EURO 2020 sulla nazionale di Deschamps era calato il pessimismo ma la vittoria in autunno in Nations League aveva, almeno in parte, fatto scemare quella delusione: adesso tra i tifosi c'è grande preoccupazione in vista della Coppa del Mondo in Qatar.
Di tutt'altro avviso è il CT della Francia, che ha commentato così la gara persa contro la Croazia e il momento che stanno vivendo i suoi: "Non sono naturalmente preoccupato. Farò una riflessione con il mio staff. Ci saranno bisogno di molte altre cose se vogliamo mantenere lo standard che è nostro. Nel complesso, c'è una disperata mancanza di freschezza. Sarà necessario, all'inizio dell'anno scolastico, fare molto di più per prepararci alla scadenza che è nostra".
Spesso e volentieri la grande abbondanza di calciatori talentuosi nella rosa a disposizione di Deschamps è stata criticata per la poca propensione al sacrificio e la voglia di speccharsi troppo nelle loro qualità individuali. Dopo l'eliminazione dall'Europeo finirono tutti sul banco degli imputati, nessuno escluso, e una della motivazioni principali era proprio quella della mancanza di umiltà.
Anche su questo il commissario tecnico francese, l'unico assieme a Mario Zagallo e Franz Beckenbauer ad avere trionfato ai Mondiali sia da calciatore che da allenatore, ha analizzato la situazione in maniera lineare e senza troppi giri di parole: "Quando non hai fatto abbastanza, devi fare la autocritica. Non vedo tutto nero o tutto bianco. I risultati ci danno anche torto perché non abbiamo fatto abbastanza. Spero che potremo recuperare le nostre forze e lo spirito combattivo dei giocatori. Alcuni si consideravano troppo belli? Non è il singolo che conta per me, ma il gruppo. Non abbiamo soddisfatto i requisiti di alto livello in questo incontro perché non ne avevamo le competenze".
Parole piuttosto chiare in vista di un appuntamento importante come la Coppa del Mondo del prossimo inverno, quando Les Bleus arriveranno come i detentori del titolo e tra le favorite per provare il bis.