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Forte terremoto durante la partita, telecronista urla per la paura: “Il campo si muove!”

Un match in Cile è stato sospeso per un terremoto molto forte, di magnitudo 5.6 della scala Richter, scatenando le urla di paura della telecronista.
A cura di Paolo Fiorenza
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Di partite interrotte a causa di agenti naturali inclementi se ne sono viste tante, che si tratti di pioggia o altre situazioni che rendano impossibile continuare a giocare o che mettano a repentaglio la sicurezza di calciatori e pubblico, ma che ci si fermi per un terremoto è davvero molto raro. Anche perché, per avvertire il sisma, occorre che sia davvero forte. In questo caso è stato decisamente forte, di magnitudo 5.6 della scala Richter, scatenando le urla di paura della telecronista.

È accaduto domenica in Cile, un Paese dove i terremoti – anche forti – sono frequenti. Ed infatti, nonostante le immagini ad un certo punto comincino a ballare parecchio, i giocatori in campo hanno mantenuto una certa calma, attendendo che la sospensione decretata dall'arbitro finisse, dopo la cessazione del sisma.

Si stava giocando il match di Primera B (la seconda divisione cilena) tra Deportes Recoleta e Deportes Temuco, quando al 41′ del primo tempo – sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa – la terra ha iniziato a tremare. Mentre le telecamere ballonzolavano restituendo immagini ondeggianti del match, la telecronista ha urlato: "Si muove il campo! Si muove la telecamera!".

I calciatori delle due squadre hanno continuato a muoversi sul terreno di gioco ancora per qualche secondo, fino a quando il direttore di gara ha fermato il gioco e decretato la sospensione. Niente che potesse portare ad un'interruzione definitiva della partita, che è ripresa regolarmente dopo un minuto dall'inizio del terremoto.

Una gestione della vicenda che testimonia come da quelle parti sia abituale trovarsi il terreno sotto i piedi ballare: un po' di comprensibile paura, ma nessuna scena di panico. Alla fine il match è terminato con un pareggio per 2-2, ma resterà nella memoria soprattutto per il terremoto.

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