Fonseca si è ripreso il Milan dopo una riunione nello spogliatoio: il gesto di Morata è una sentenza
La vittoria nel derby, il modo in cui l'ha giocato, ha restituito a Paulo Fonseca quella fiducia pubblica di cui aveva bisogno, meglio ancora se corroborata dai risultati. Gli ultimi in termini di stracittadina avevano fatto tremare le vene ai polsi, nella scorsa stagione il Milan le perse entrambe (5-1, 1-2). Ma c'è un'immagine che più di tutte sembra consolidare la panchina: l'esultanza dei calciatori, in particolare di Alvaro Morata, che al gol del raddoppio vanno a stringersi intorno al tecnico. L'attaccante gli arriva alle spalle, urla, lo spinge e ne richiama l'attenzione poi lo abbraccia forte. È un segnale importante, favorito anche dal fatto che i successi passano una mano sopra a tante cose.
Il colpo di testa di Gabbia a tempo quasi scaduto ha forse segnato una cesura in questo avvio di campionato in cui il tecnico portoghese è finito sulla graticola. La sconfitta in Champions con il Liverpool aveva dato fiato a una presunta insofferenza strisciante della squadra nei sui confronti (oltre a quella rumorosa dei tifosi), nemmeno e parole tronfie e a petto in fuori di Ibrahimovic servirono a spazzare via i nuovoloni. Il modo in cui i rossoneri hanno seguito le indicazioni dell'allenatore e la tattica stessa scelta hanno resa perfetta una serata di quelle che può segnare una svolta.
Nelle parole di Fonseca c'è questo e molto altro. Fa capire quanta concentrazione ci fosse e come il Milan abbia battuto da squadra i campioni d'Italia. "Mercoledì scorso abbiamo parlato molto – ha ammesso nelle interviste del dopo gara – quasi per un'ora e mezza. Poi siamo usciti per l'allenamento". Cosa si sono detti resta tra le mura dello spogliatoio ma il concetto che snocciola poco dopo il portoghese è chiaro: "In un momento difficile ti accorgi se i calciatori non ci credono. Ma io questa percezione non l'ho mai avuta, soprattutto in questa settimana".
Morata e Abraham di punta, Pulisic e Leao ai lati. La partenza a razzo a ritmo sostenuto ha dato ragione al tecnico che ha lasciato addosso alla squadra lo stesso abito per tutta la partita. Ha avuto coerenza e ragione, s'è preso anche i punti. Ma… è lo stesso Fonseca ad aggiungere un'altra riflessione altrettanto fondamentale.
La sintetizza in tre frasi, la prima: "Quella contro l'Inter deve essere la normalità, dobbiamo continuare a lavorare per avere sempre questa fiducia". La seconda: "Bisogna giocare da squadra in tutti i momenti". La terza, che lascia intendere come il successo contro i nerazzurri sia solo un punto di ripartenza: "Dobbiamo continuare a migliorare e serve equilibrio".