Fonseca parte dall’abc al Milan, spiega come si difende: “Ora dovete fare una cosa troppo importante”

I suggerimenti del neo allenatore portoghese durante i primi giorni di raduno. In uno stralcio del video condiviso sui social consiglia: “Se io sono vicino a lui, è questo il movimento da fare…”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'8 luglio scorso è iniziato il raduno ufficiale del Milan. È solo un assaggio di quel che accadrà nelle prossime settimane durante il romitaggio in ritiro, secondo quanto previsto dal calendario degli allenamenti e delle amichevoli che faranno da prologo al debutto in campionato (i rossoneri giocheranno la prima a San Siro contro il Torino).

Fonseca e il lavoro di campo a Milanello

Paulo Fonseca è già impegnato a trasmettere sul campo da gioco tutto quanto fa parte del suo know-how, anche partendo dalla basi se necessario. Ne approfitta perché, nell'attesa la rosa sia scremata, rinforzata, completata (con il rientro dei calciatori dalle rispettive nazionali tra Euro 2024 e Copa America) a Milanello ci sono molti giovani giocatori del mondo rossonero. E allora tanto vale essere chiari da subito e dare indicazioni precise, suggerimenti su cosa è meglio fare in determinate situazioni di gioco, come sfruttare la fisicità dei contatti nei contrasti.

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I suggerimenti del tecnico: "Aspettare il momento giusto"

Il neo tecnico portoghese è in mezzo al campo, è circondato dai calciatori schierati da una parte e dall'altra. "Bisogna aspettare il momento giusto – si sente nel video ufficiale pubblicato dal club -. Gabbia ha fatto bene". Poi si ferma e prima di dare il là al giocatore precisa qual è il momento giusto: lascia che parta palla al piede e percorra un paio di metri poi dà lo stop e riprende la parola.

L'esempio fatto in prima persona: "Di braccia… di braccia"

"È in questo momento che dobbiamo fare una cosa troppo, troppo importante… adesso vieni qua". Prende per il braccio il giocatore, lo riporta nella posizione di partenza e, guardando in un'altra direzione, aggiunge: "Di braccia… di braccia", fa notare dando qualche colpetto sugli arti affinché l'esempio sia tangibile. "Se io sono vicino a lui, è questo il movimento da fare… di braccia", e inizia a gesticolare mimando il tentativo di ostruire lo spazio e rubare il tempo all'avversario, così da impedirgli si sfuggire via con la palla.

La raccomandazione: "Io devo essere vicino… vicino"

Ogni dettaglio può essere fondamentale, decisivo soprattutto nei momenti più caldi di una partita. E si raccomanda: "Io devo essere vicino… vicino", sottolineando il consiglio con la postura del corpo e agitando il braccio in maniera tale da fare una sorta i barriera.

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La cura di alcuni aspetti della fase difensiva e dell'approccio nei duelli corpo a corpo ha offerto ancora una volta uno spaccato della full-immersion di lavoro nella quale l'allenatore è direttamente impegnato. Lo ha fatto fin dal primo giorno, tracciando (idealmente) i movimenti e le linee di passaggio migliori per dare respiro all'azione. È l'abc, il suo abecedario. Poi arriveranno anche le lezioni di tattica vera.

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