Fonseca annuncia l’assenza di Morata per Verona e parla delle voci sul suo esonero: “Non mi sento a rischio”
Paulo Fonseca ha presentato in conferenza stampa la partita contro l'Hellas Verona e ha analizzato il momento di difficoltà del Milan. L'allenatore rossonero si è soffermato sull'umore dello spogliatoio dopo le critiche dei giorni scorsi: "Io so come sono le cose, voi non guardate gli allenamenti. Magari uno di questi giorni vi invitiamo per vedere l'atmosfera della squadra. C'è una bellissima atmosfera e quando è così è più facile lavorare. Mai ho sentito la squadra senza fiducia, senza voglia di lavorare, con tristezza".
In merito alla contestazione dei tifosi ha affermato: "Tutti noi capiamo la situazione dei tifosi. Non c'è nessuno che vuole vincere più di noi. I ragazzi sono forti, capiscono i tifosi. Quello che possiamo fare è lavorare in forma onesta per cambiare le situazioni, per avere i risultati che i tifosi meritano".
Fonseca annuncia l'assenza di Morata e parla delle voci sul suo esonero
Sulle voci che riguardano il suo futuro al Milan e indicano in Verona come partita fondamentale per il suo prosieguo sulla panchina rossonera, Fonseca risponde così: "No, onestamente non mi sento a rischio. Si parla di cose che non si sanno. Se guardiamo i risultati, è vero. Ma io non posso arrivare qui e dire quello che non succede. Per i risultati abbiamo tanto da fare, ma sappiamo cosa fare".
Il Milan dovrà fare a meno di tanti giocatori a Verona e annuncia il forfait di Morata: "Mi hanno fatto arrivare questa notizia. In questa squadra hanno già giocato Torriani, Camarda, Bartesaghi, Zeroli, Jimenez e Liberali. Poi leggo che loro sono dispersi tra Milan Futuro e Prima Squadra. Noi siamo in difficoltà ora con i giocatori. Ho detto che non avevamo infortuni, e dopo che ho parlato ne abbiamo avuti (ride, ndr). Morata ha la tonsillite. Può giocare Camarda".
Paulo Fonseca si è soffermato anche su Theo Hernandez, che dovrebbe giocare dall'inizio al Bentegodi: "Come sempre faccio, abbiamo parlato. La sua situazione è facile da spiegare: Theo ha giocato tanto, non ha trovato la miglior condizione fisica, ha bisogno di rinnovare la condizione per stare bene. È importantissimo per noi. Mai è una punizione che stia fuori, è semplicemente fare in modo che possa tornare alla condizione di essere il miglior terzino del mondo".