Fonseca a rischio esonero, il Milan ha già il nome del nuovo allenatore: è Sergio Conceiçao
Paulo Fonseca può non essere più l'allenatore del Milan dopo la partita di campionato contro la Roma (è stato espulso per proteste). Il risultato del posticipo di San Siro è decisivo per il suo esonero? No, perché la decisione drastica potrebbe arrivare anche a prescindere. E chi arriva al suo posto? Una candidatura molto forte rispetto ad altre già c'è. Sono le domande che sorgono spontanee (e si accompagnano a risposte che certificano la crisi) per le voci divenute insistenti sul futuro della panchina rossonera.
Allo stato dei fatti, non vi sono certezze al punto che in Supercoppa italiana potrebbe addirittura non essere più il tecnico portoghese a guidare ancora la squadra. E se il club decidesse di licenziarlo nei prossimi giorni a prendere il suo posto sarebbe un connazionale: Sergio Conceiçao, è lui (nella foto sotto) il candidato numero uno davanti ad altri nomi che pure sono circolati in questi giorni (Maurizio Sarri, Massimiliano Allegri). Ex Porto (dove ha lavorato dal 2017 al 2024), è attualmente svincolato: con lui ci sarebbe già un accordo raggiunto, 6 mesi di contratto a un milione di euro con un'opzione di rinnovo a favore del Milan.
Le ultime notizie a riguardo sono state rilanciate dall'esperto di mercato, Fabrizio Romano, e da Sky Sport, che ne ha parlato nell'immediato prepartita contro i giallorossi raccontando dello strano clima che c'è a Milanello e di alcuni segnali che lasciano presagire come più di qualcosa sia in atto. Uno in particolare: nel momento così delicato della squadra solo un giorno s'è visto Furlani, durante gli altri giorni non c'era alcun dirigente a fare sentire la sua presenza o a sostenere la posizione del tecnico. E non è la prima volta che accade.
Conceiçao è figura conosciuta in Serie A: sia perché da calciatore ha indossato la maglia della Lazio, del Parma e dell'Inter; sia perché è stato più volte accostato nei mesi scorsi ad altri club del campionato italiano. Tre anni fa aveva pensato a lui anche il Napoli ma la trattativa che sembrava conclusa saltò nella notte. E nell'estate scorsa il suo nome era nella rosa dei papabili per il post Pioli.
La vittoria (sofferta) a Verona non è bastata a placare la diffidenza verso il lavoro dell'allenatore né il tentativo di dialogo (l'ennesimo) e la mano tesa a Theo Hernandez (uno dei leader del gruppo) da parte dello stesso Fonseca sembrano aver sortito l'effetto sperato: svelenire il clima e dare una sterzata alla stagione che ha preso una brutta piega. Nemmeno più l'attenuante del recupero col Bologna è carta spendibile considerata la realtà dei numeri espressi dalla classifica (zona Champions che si allontana e corsa scudetto ormai compromessa).