Follia in allenamento di Ashour, finisce in ospedale dopo un’assurda bravata: salterà Egitto-Congo
Un gesto che voleva essere semplicemente la classica bravata con i propri compagni di nazionale, ma è finita nel peggiore dei modi per il giovane giocatore egiziano Emam Ashour. Ha provato una capriola acrobatica ma maldestramente ha picchiato il capo a terra, venendo ricoverato in ospedale dove è tutt'ora in osservazione. Per lui la Coppa d'Africa è a rischio, di certo non potrà dare una mano all'Egitto negli ottavi di finale.
Il 25enne centrocampista dell’Egitto rischia di vedere concludere anzitempo la propria Coppa d'Africa e nel modo più assurdo possibile. Con la maglia dei Faraoni aveva fino ad ora contribuito al difficile cammino nel girone, giocando parte della gara di esordio e tutta la partita con il sorprendente Capo Verde. Ma adesso non giocherà gli ottavi di finale che sono in programma contro il Congo domenica 28 gennaio alle 21:00. Il motivo è semplice quanto curioso perché Ashour è stato vittima di se stesso, riportando un trauma cranico in seguito a una sciocchezza compiuta in allenamento. Il ragazzo ha provato una capriola acrobatica con avvitamento, senza alcun motivo ma il salto non è riuscito per nulla, facendogli sbattere pesantemente la testa a terra.
Non un trauma da poco ma qualcosa di serio, a tal punto che è stata chiamata l'ambulanza e Ashour è stato trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti. L'incidente è stato documentato dalla stessa nazionale egiziana che ha emesso una nota ufficiale: "Il giocatore si è infortunato alla testa durante l’allenamento con la nazionale. E’ stato subito curato dallo staff medico della nazionale guidata da Mohamed Abu El-Ela. È stato immediatamente portato in ospedale ed è stato sottoposto a tutti gli esami che hanno confermato che aveva subito una commozione cerebrale e che le sue condizioni sono ora stabili".
Pericolo scampato, nessuna conseguenza seria. Lo stesso Ashour ha postato sui social una storia dal letto di ospedale, per tranquillizzare tutti: "Grazie a Dio per tutto. La prima cosa è che ero tra la vita e la morte. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati accanto ieri, ringrazio i medici della squadra, ringrazio lo staff". Ma per lui la Coppa d'Africa finisce qui.