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Focolaio Covid nel Manchester United, l’epidemia di contagi scuote ancora la Premier

La Premier trema ancora: focolaio di Covid nel Manchester United. Allenamento collettivo annullato, i calciatori hanno svolto solo lavoro individuale e senza alcun contatto.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Manchester United colpito da un'epidemia di Covid, l'ombra dei contagi scuota ancora la Premier League
Il Manchester United colpito da un'epidemia di Covid, l'ombra dei contagi scuota ancora la Premier League

Il Manchester United colpito da un'epidemia di Covid. La positività ai test di alcuni tesserati, tra calciatori e membri dello staff ha costretto il club ad annullare la seduta collettiva di allenamento: rimandati a casa i contagiati perché seguano il protocollo, hanno svolto sessioni individuali ed evitando qualsiasi forma di contatto o condivisione degli ambienti. La notizia dei casi tra le fila del Red Devils verificatosi il giorno dopo la vittoria con il Norwich (tutti negativi i tamponi) scuote ancora una volta la Premier League dopo la vicenda Tottenham e il focolaio che ha provocato il rinvio della partita di campionato contro il Brighton e quella di Europa Conference League con il Rennes.

È questo il motivo del malessere accusato da Victor Lindelof durante la sfida con il Norwich? Non ci sono conferme ufficiali al riguardo ma le difficoltà respiratorie avvertite dal calciatore hanno alimentato il sospetto che quel malore sia una possibile conseguenza dell'infezione. Le parole del portiere, David De Gea, a Sky Sports spiegano bene qual è lo stato di ansia e di preoccupazione per una situazione divenuta preoccupante in Inghilterra per l'aumento esponenziale dei contagi. "Non so cosa stesse succedendo, ma era come se sentisse il suo respiro", ha affermato l'estremo difensore.

Victor Lindelof costretto ad abbandonare il campo per problemi respiratori contro il Norwich
Victor Lindelof costretto ad abbandonare il campo per problemi respiratori contro il Norwich

Cosa accadrà adesso? Il Manchester United ha subito provveduto a informare la Premier League di quanto accaduto ma non è ancora chiaro se ci sono rischi per la partita di martedì prossimo contro il Brentford (non è escluso possa essere cancellata). Quanto alla profilassi, è chiara: se un giocatore o un membro dello staff tecnico risulta positivo alla variante omicron e altro personale o giocatori sono identificati come contatti stretti, devono osservare una quarantena di almeno 10 giorni. Una prescrizione che vale anche per coloro che hanno eseguito l'intero ciclo vaccinale.

Il terrore per il Paese e per il mondo del calcio è la diffusione della variante omicron, una forma di Covid altamente trasmissibile. È questa la la causa di un aumento dei casi nel Regno Unito e, nello specifico, ha visto scoppiare a macchia di leopardo focolai di coronavirus in differenti club del campionato inglese.

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