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Focolaio Covid in Copa America con 53 positivi ma si gioca: “Quanto vale la nostra vita?”

I numeri della pandemia in Brasile sono drammatici, i morti sono quasi 500 mila da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. La Copa America si gioca nonostante la situazione e i contagi da Covid. Nazionali e calciatori sono preoccupati, lo sfogo dell’attaccante della Bolivia si aggiunge ai timori del ct della Seleçao, Tite.
A cura di Maurizio De Santis
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"Quanto vale la nostra vita? E se muore una persona cosa fate?". Lo sfogo dell'attaccante del Cruzeiro e della Bolivia, Marcelo Moreno, è istintivo, durissimo e mette nel mirino la Conmebol che non s'è fermata nemmeno dinanzi all'evidenza dei dati sulla condizione di assoluta emergenza sanitaria in Sudamerica e in particolare in Brasile dove si gioca l'edizione della Copa America.

L'accusa nei confronti dei vertici della Federazione è affidata a Instagram e condivisa sui social network. È la diretta conseguenza delle preoccupazioni alimentate dai numeri indicati nell'ultimo bollettino del ministero della salute: sono 53 i casi di contagio da Covid finora emersi, di cui 26 sono calciatori mentre il resto (27) dei positivi è annoverato tra membri degli staff delle nazionali e personale che ruota intorno all'evento sportivo.

Grazie a voi della Conmebol per tutto questo – ha scritto Moreno -. La colpa è solo vostra per questa situazione perché a voi importa solo dei soldi. E le nostre vite? Quanto vale la vita di noi calciatori?.

La reazione della Federazione è stata immediata: per il calciatore è scattato subito il deferimento e, nonostante il tentativo di scusarsi e spiegare come l'ansia per la pandemia e il timore per la salute abbia tolto lucidità, adesso rischia una multa molto salata o una squalifica pesante.

Le parole di Moreno sono solo la punta dell'iceberg rispetto a un malcontento molto diffuso in tutte le nazionali. Gli stessi calciatori del Brasile avevano minacciato addirittura di non giocare, pensando a una forma di protesta clamorosa. Una decisione rientrata per ‘ragion di Stato' ma la paura per le condizioni di salute non è scemata affatto nonostante i controlli serrati a cui sono sottoposti giocatori e staff. "Sto facendo il tifo e spero che tra di noi non vi sia alcun caso di Covid", ha ammesso il commissario tecnico della Seleçao, Tite (nella foto in basso), che nella notte è opposta al Perù.

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L'apprensione è legittima alla luce di quanto sta accadendo: la vittoria per 3-0 nel debutto contro il Venezuela è stata scandita anche dalla notizia sulla positività di ben 13 membri della delegazione ‘Vinotinto'. Mentre i numeri della pandemia in Brasile sono drammatici: nelle ultime 24 ore sono morte 2468 persone, è il bilancio di vittime più alto dal 9 giugno a fronte di oltre 80 mila nuovi casi di contagio. In base ai dati raccolti dalle autorità istituzionali il numero dei decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria è impressionante: ha superato quota 490 mila persone e, con questa tendenza, è destinato ad arrivare a mezzo milione nei prossimi giorni.

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